La
fiducia che consumatori e utenti ripongono nei brand è sempre più fragile, a seguito anche dell’incremento degli attacchi hacker subìti dalle aziende stesse e dell’utilizzo indebito dei dati.
È ciò che emerge dalla recente ricerca sulla
Fiducia Digitale, condotta da
Okta – nota azienda nell
’identity e access management – e YouGov – società di ricerca britannica, prendendo come campione di riferimento 13.163 impiegati, di cui 1.006 italiani.
Di seguito le
principali evidenze della ricerca:
- Il 38% degli intervistati italiani ritiene l’affidabilità del servizio e le modalità di spedizione fondamentali per la scelta del brand da cui acquistare
- Il 72% difficilmente acquisterebbe da un’azienda di cui non si fida
- Il 40% ha perso fiducia in un’azienda a causa di una violazione dei dati
- il 42% è diventato più cauto nel fornire informazioni personali online
L’analisi mostra quanto la fiducia sia molto complessa da conquistare, ma molto facile da perdere. È sufficiente un semplice errore per inficiare la reputazione di un brand anche in modo irreparabile, e dissuadere clienti attuali o potenziali dall’utilizzare i servizi o acquistare i prodotti di un’impresa.
“La fiducia è diventato un elemento imprescindibile e nevralgico nella strategia d’impresa – afferma
Ernesto di Mauro, Okta Territory Manager per Italia, Malta, Grecia e Cipro –
la trasformazione digitale che stiamo vivendo ha, come conseguenza, incrementato anche gli attacchi informatici e allo stesso tempo aperto nuovi canali per coinvolgere i clienti e supportare i dipendenti. La fiducia non solo incrementerà le entrate di ogni business, ma ne aumenterà il valore. E la sicurezza, con l’identità come pilastro centrale, è il primo passo da compiere per raggiungere questo obiettivo”.