Nel corso del 2020 l’impatto del COVID-19 sulle strategie It delle aziende italiane è stato enorme e trasversale al mercato. Ad averlo subìto è stato
il 94% delle organizzazioni, almeno secondo i dati raccolti da una recente indagine condotta da Idc, che ha approfondito le conseguenze della pandemia anche sugli investimenti in dispositivi di stampa e sui piani di gestione documentale.
“L’anno scorso la spesa delle aziende italiane per l’acquisito di questo tipo di device è crollata del 17%, passando da 1.039 milioni di euro a 862 milioni. Parliamo di un valore di mercato composto all’86% dalle periferiche multifunzione, che nei modelli A3 hanno registrato un calo addirittura del 21% a causa del generale ritardo nei processi di replacement” afferma
Sergio Patano, Associate Research Director di Idc. Più contenuta la flessione delle
multifunzione A4, che hanno limitato la perdita a un -8% grazie alla
capacità di rispondere meglio alle esigenze di home working e distanziamento sociale all’intero delle aziende:
due leve sapientemente attivate da Brother, che nel 2020 è cresciuta del 59% nel mercato delle printer laser A4, aggiudicandosi il 24% del marketshare e il secondo posto nella classifica dei maggiori player del segmento
“Molteplici i fattori che hanno sostenuto questa crescita. Innanzitutto, la capacità di sostenere le nuove esigenze del lavoro ibrido con un’offerta che da tempo punta sull’A4. A questo si aggiungono la costante attenzione alla sicurezza dei dispositivi, l’offerta di soluzioni personalizzate per ogni industry e la disponibilità di formule contrattuali particolarmente flessibili” afferma
Marcello Acquaviva, President & Managing Director di Brother Italia, sottolineando il forte impegno del vendor sul fronte del
print-as-a-service: un business che oggi cuba circa il 20% delle sue revenue, ma che nell’arco di un paio d’anni dovrebbe crescere ulteriormente del 30-35% grazie anche a subscription dal taglio più consumer.
Marcello Acquaviva, President & Managing Director di Brother ItaliaDal distanziamento al remote workingIl supporto di Brother alle nuove esigenze di stampa delle organizzazioni passa anche da una
consolidata capacità di ridisegno delle infrastrutture: una capacità oggi in grado di garantire il pieno rispetto di quel
distanziamento sociale che i protocolli sanitari impongono per minimizzare i contagi all’interno delle aziende.
“La pandemia obbliga a una decentralizzazione delle attività per limitare i contatti tra i dipendenti. Una decentralizzazione che da tempo Brother promuove attraverso il Balanced Deployment, una metodologia che aiuta a suddividere in modo ottimale e più capillare il carico di lavoro all'interno degli uffici, sostituendo le grandi stampanti A3 con più unità in formato A4, compatte, performanti, ma soprattutto più vicine alle singole postazioni di lavoro” spiega
Stefan Dawid, Director Services & Soutions di Brother Italia. In questo modo, vengono evitate code e assembramenti alle classiche isole centralizzate, favorendo parallelamente una gestione più efficiente delle attività di stampa e scansione.
Le nuove esigenze di Imaging and printing sono efficacemente assecondate dal vendor anche in ambito
remote working, oggi unica strada possibile per garantire continuità operativa alle organizzazioni.
“L’ampiezza della nostra offerta ha consentito di intercettare tutte le esigenze di questo periodo d’emergenza, rispondendo in modo preciso e puntale alle varie necessità. In particolare, le macchine SOHO e professionali compatte hanno trovato la giusta collocazione nei nuovi uffici domestici, offrendo la stessa affidabilità e le stesse funzionalità che l’utente ha sempre sperimentato in ufficio” chiarisce Dawid, ricordando come in questo contesto Brother continui a garantire alle aziende il pieno controllo sul funzionamento dei dispositivi. Da questo punto di vista, la soluzione ottimale è rappresentata soprattutto da
Pagine+, il servizio di stampa gestita che il vendor offre attraverso il canale dei suoi partner. La formula contrattuale è di tipo
all-inclusive: il pagamento ‘a consumo’ comprende, infatti,
la consegna e il riordino automatico dei diversi consumabili direttamente presso l’utente, oltre a tutta
l’assistenza tecnica necessaria per la gestione dei device. La formula, scalabile a partire dalla singola macchina, è personalizzabile per quanto riguarda tempi, livelli di supporto e volumi di stampa mensili.
Stefan Dawid, Director Services & Soutions di Brother ItaliaSicurezza in primo pianoUn importante focus su cui Brother si sta concentrando da tempo è costituito dal tema della sicurezza.
Se i dispositivi di stampa non vengono adeguatamente protetti, possono infatti costituire pericolose porte d’accesso nelle reti aziendali: un rischio sottovalutato dalla maggior parte delle organizzazioni. Secondo una recente ricerca condotta a livello Emea da Idc, oggi infatti
il 70% delle aziende non ha ancora messo in sicurezza le sue stampanti.
“In quest’ambito Brother è in grado di fornire risposte concrete e personalizzate. All’interno dei nostri dispositivi, o tramite software opzionali, consentiamo infatti la protezione dei dati, sia in fase di stampa che di archiviazione, monitorando e gestendo i processi con soluzioni avanzate” puntualizza
Gianluca Paese, Product & Solutions Marketing Responsible di Brother Italia, evidenziando in particolare la tecnologia
Pull Printing, in grado di consentire solo agli utenti autorizzati il ritiro delle stampe previa autenticazione con NFC card, e la soluzione
Secure Print+, volta a proteggere dati e documenti in fase di trasmissione alle stampanti attraverso speciali protocolli di crittografia.
Gianluca Paese, Product & Solutions Marketing Responsible di Brother Italia