Esprinet chiude il 2020 con ottimi risultati grazie principalmente all'apporto del segmento di mercato "consumer" o attiguo alle esigenze di prodotti per lo smart working, che hanno registrato crescite con percentuali in doppia cifra mentre quello più a valore ha performato in percentuale a una singola cifra.
“Concludiamo un 2020 che possiamo definire come il miglior anno della nostra storia. Ciò ha per noi una valenza ancora più significativa se letto unitamente al contesto globale delineatosi. Siamo riusciti ad essere al fianco delle imprese, dei clienti e dei consumatori finali, grazie al costante impegno di tutto il nostro team, garantendo loro il pieno accesso alle tecnologie flessibili e performanti che la situazione ha richiesto, evitando interruzioni nella catena del valore, garantendo livelli di resilienza e qualità del servizio offerto e progettando la configurazione ottimale necessaria per affrontare al meglio gli effetti di lungo periodo di questo nuovo modo di operare. Tale approccio ha costituito un forte vantaggio competitivo, pienamente riflesso nel continuo consolidamento della nostra quota di mercato in tutti i mercati di riferimento. Il 2020 si è chiuso con ricavi in aumento del +14%, arrivati ad un livello record di quasi 4,5 miliardi di euro, e un EBITDA Adjusted in crescita del +24% YoY. Proseguiamo nell’implementazione della ROCE Driven Strategy, dopo aver significativamente migliorato tutti gli indicatori relativi al ciclo del circolante, con un ROCE che si attesta al 25,1%, rispetto al 9,8% del 2019" esordisce Alessandro Cattani,
Amministratore Delegato di Esprinet che poi continua sottolineando come: "Le tre acquisizioni strategiche nelle Advanced Solutions portano inoltre il nostro segmento di business 'a valore' a registrare ricavi pro-forma superiori a 780 milioni di euro".
"I risultati ottenuti ci permettono anche di annunciare non solo la proposta all’Assemblea prevista per il 7 aprile 2021 di riprendere la distribuzione di un dividendo, precauzionalmente sospesa nel 2020, ma anche di proporre un innalzamento del pay-out al 50% dal 25-30% del passato, e la sua applicazione anche agli utili del 2019 in modo da recuperare la mancata distribuzione dell’anno scorso" conclude Cattani.
PRINCIPALI RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2020
I Ricavi da contratti con clienti si attestano a 4.491,6 milioni di euro, +14% rispetto a 3.945,4 milioni di euro nel 2019.
€/milioni |
FY 2020 |
FY 2019 |
Var. % |
Italia |
2.722,0 |
2.494,7 |
9% |
Spagna |
1.665,6 |
1.378,0 |
21% |
Portogallo |
67,4 |
38,5 |
75% |
Altri Paesi UE |
26,5 |
20,1 |
32% |
Altri Paesi extra-UE |
10,1 |
14,1 |
-28% |
Ricavi da contratti con clienti |
4.491,6 |
3.945,4 |
14% |
ESPRINET consolida le proprie quote in tutti i Paesi in cui opera: i ricavi in Italia sono pari a 2.722,0 milioni di euro, +9% rispetto al 2019 (in un mercato che secondo i dati Context ha registrato una crescita del +11%), mentre in Spagna il Gruppo registra ricavi pari a 1.665,6 milioni di euro, +21% rispetto al 2019 (sovraperformando un mercato che cresce del +13%). Il Portogallo vale 67,4 milioni di euro, +75% rispetto al 2019 (il mercato si attesta a 1.441 milioni di euro, +6% rispetto al 2019).
€/milioni |
FY 2020 |
FY 2019 |
Var. % |
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) |
1.711,5 |
1.372,8 |
25% |
Stampanti e consumabili |
407,0 |
418,3 |
-3% |
Altri prodotti |
319,7 |
244,9 |
31% |
Totale IT Clients |
2.438,2 |
2.036,0 |
20% |
Smartphones |
1.263,6 |
1.103,2 |
15% |
Elettrodomestici |
64,1 |
55,7 |
15% |
Gaming (hardware e software) |
39,3 |
43,4 |
-9% |
Altri prodotti |
164,3 |
191,0 |
-14% |
Totale Consumer Electronics |
1.531,3 |
1.393,3 |
10% |
Hardware (networking, storage, server e altri) |
384,9 |
407,4 |
-6% |
Software, Servizi, Cloud |
212,6 |
153,6 |
38% |
Totale Advanced Solutions |
597,5 |
561,0 |
7% |
Rettifiche per riconciliazione |
(75,4) |
(44,9) |
68% |
Ricavi da contratti con clienti |
4.491,6 |
3.945,4 |
14% |
I Ricavi registrano un +10% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita di Smartphone (+15%) ed Elettrodomestici (+15%), e un +20% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+25%). Secondo i dati Context, nel 2020 il mercato degli IT Clients ha registrato una crescita del +16%, trainata dal forte aumento della domanda di PC (+27%), mentre il Printing segna una performance del -3%. Nel mercato dei Consumer Electronics (+8%) i driver della crescita sono stati Smartphone (+4%) ed Elettrodomestici (+16%).
Nel segmento Advanced Solutions il Gruppo registra ricavi pari a 597,5 milioni di euro, +7% rispetto a 561,0 milioni di euro nel 2019 (sovraperformando il mercato che registra un +6%), con una crescita del +38% nei ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud - principalmente legata al consolidamento di GTI Group nel Q4 20 - che compensa la diminuzione dei componenti Hardware (-6%). Anche grazie alle acquisizioni strategiche siglate nel corso del 2020 (GTI Group in ambito Cloud) e a gennaio 2021 (Dacom e idMAINT in ambito Automatic Identification and Data Capture), il Gruppo ha fortemente incrementato la sua posizione nel segmento Advanced Solutions evidenziando ricavi pro-forma per l’anno 2020 che sarebbero stati pari a circa 787 milioni di euro.
€/milioni |
FY 2020 |
FY 2019 |
Var. % |
Retailer, E-tailer (Segmento Consumer) |
2.205,7 |
1.930,8 |
14% |
IT Reseller (Segmento Business) |
2.361,3 |
2.059,5 |
15% |
Rettifiche per riconciliazione |
(75,4) |
(44,9) |
68% |
Ricavi da contratti con clienti |
4.491,6 |
3.945,4 |
14% |
Nel 2020 il mercato ha registrato una crescita del +9% nel Segmento Business (IT Reseller) e del +14% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer): i Ricavi del Gruppo mostrano una crescita a doppia cifra sia nel Segmento Consumer (2.205,7 milioni di euro, +14%) che nel Segmento Business (2.361,3 milioni di euro, +15%).
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 194,5 milioni di euro, +10% rispetto al 2019 (176,1 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la riduzione del margine percentuale (4,33% contro 4,46%), dovuto alla maggior incidenza delle vendite di PC e Smartphone, e nonostante l’effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e margine di Celly causata dalla parziale interruzione delle attività subita. Depurando il risultato 2020 dall’apporto positivo che scaturisce dall’acquisizione dal 1° ottobre 2020 del Gruppo GTI, positivo per 4,0 milioni di euro, la variazione del margine commerciale lordo si sarebbe attestata intorno al +8%.
L’EBITDA Adjusted, pari a 69,1 milioni di euro, in crescita del +24% rispetto a 55,7 milioni di euro nel 2019, è calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 milioni di euro. Escludendo l’apporto positivo che scaturisce dall’acquisizione del Gruppo GTI, l’EBITDA Adjusted sarebbe stato pari a 67,8 milioni di euro (+22% rispetto a 55,7 milioni di euro nel 2019).
L’EBIT Adjusted, al lordo di 7,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti
3, è pari a 54,8 milioni di euro, +34% rispetto a 41,1 milioni di euro nel 2019 (+30% escludendo l’apporto positivo di 1,2 milioni di euro che scaturisce dall’acquisizione del Gruppo GTI); l’incidenza sui ricavi risulta cresciuta all’1,22% dall’1,04% del 2019.
L’EBIT è pari a 47,6 milioni di euro, +16% rispetto a 41,1 milioni di euro nel 2019. Senza tener conto dell’apporto positivo che scaturisce dall’acquisizione del Gruppo GTI, l’EBIT sarebbe stato pari a 46,4 milioni di euro (+13% rispetto al 2019).
L’utile ante imposte è pari a 42,5 milioni di euro, +34% rispetto a 31,7 milioni di euro nel 2019.
L’utile netto è pari a 31,8 milioni di euro, +35% rispetto a 23,6 milioni di euro nel 2019.
L’utile netto per azione ordinaria, pari a 0,63 euro, evidenzia una crescita del +37% rispetto al valore del 2019 (0,46 euro).
Il Cash Conversion Cycle conferma la miglior performance di sempre a 8 giorni, -16 giorni rispetto al Q4 19. In particolare si evidenziano le seguenti dinamiche:
- giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino (DSI): -8 giorni vs Q4 19,
- giorni di pagamento dei clienti (DSO): -1 giorni vs Q4 19,
- giorni di pagamento ai fornitori (DPO): +7 giorni vs Q4 19.
La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 302,8 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 272,3 milioni di euro). Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l’andamento delle cessioni “pro-soluto” di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e contemplano quindi la cancellazione dei crediti dall’attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 536,6 milioni di euro (480,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Il Patrimonio Netto ammonta a 389,0 milioni di euro, in incremento rispetto a 359,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
Il ROCE segna un incremento significativo attestandosi al 25,1%, rispetto al 9,8% del 2019. Le principali dinamiche sottese a tale andamento sono così sintetizzabili: - il “NOPAT - Net Operating Profit Less Adjusted Taxes” risulta in crescita rispetto al 2019; - il Capitale Investito Netto Medio, misurato al lordo degli effetti dell’introduzione dell’IFRS 16, si riduce in misura superiore (-46%) per effetto del contenimento del Capitale Circolante Netto Medio.
€/milioni |
|
FY 2020 |
FY 2019 |
Utile Operativo (EBIT Adj) LTM |
|
52,9 |
39,0 |
NOPAT |
|
39,7 |
28,9 |
Capitale Investito Netto Medio7 |
|
158,1 |
294,3 |
ROCE |
|
25,1% |
9,8% |
PRINCIPALI RISULTATI DI ESPRINET SPA AL 31 DICEMBRE 2020
I Ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.744,4 milioni di euro, in incremento del +9% rispetto a 2.524,2 milioni di euro nel 2019.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 122,5 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +11% rispetto al 2019 (110,5 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi; in miglioramento anche il margine percentuale che passa da 4,38% del 2019 a 4,46% nel 2020 nonostante la maggior incidenza delle vendite di PC e Smartphone.
L’EBITDA Adjusted, calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 milioni di euro, è pari a 39,2 milioni di euro, +41% rispetto a 27,8 milioni di euro nel 2019.
L’EBIT Adjusted, al lordo dei 4,9 milioni di euro di oneri non ricorrenti sopra citati, è pari a 28,7 milioni di euro, +68% rispetto a 17,1 milioni di euro nel 2019; l’incidenza sui ricavi è cresciuta all’1,05% rispetto allo 0,68% del 2019.
L’EBIT è pari a 23,9 milioni di euro, registrando una crescita del +39% rispetto a 17,1 milioni di euro nel 2019.
L’utile ante imposte è pari a 14,8 milioni di euro, +95% rispetto a 7,6 milioni di euro del 2019.
L’utile netto è pari a 9,4 milioni di euro, +104% rispetto a 4,6 milioni di euro nel 2019.
La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 170,4 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al surplus di liquidità di 163,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l’andamento delle cessioni “pro-soluto” di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall’attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 276,7 milioni di euro (258,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Il Patrimonio Netto ammonta a 304,3 milioni di euro (295,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
PROPOSTA DI DIVIDENDO
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare il pay out ratio dal 27% al 50%, di applicare il nuovo ratio anche agli utili del 2019 in modo da recuperare la mancata distribuzione dell’anno scorso e quindi di proporre all’Assemblea degli Azionisti di distribuire un dividendo pari a 0,54 euro per azione. Il Consiglio di Amministrazione propone inoltre che il dividendo effettivamente approvato dalla Assemblea venga messo in pagamento a partire dal 12 maggio 2021 (con stacco cedola n. 15 il giorno 10 maggio 2021 e record date il giorno 11 maggio 2021).
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il 2021 si è aperto con segnali confortanti provenienti dall’industria farmaceutica relativi all’efficacia dei vaccini sviluppati per il contenimento della pandemia di COVID-19 ma con perduranti incertezze sui tempi necessari perché la popolazione possa essere vaccinata in misura tale da fermare la progressione della malattia, condizione necessaria per un effettivo ritorno alla normalità. Nonostante questa incertezza macroeconomica il settore tecnologico ove opera il Gruppo ha beneficiato dei massicci investimenti di famiglie, imprese e governi sostenuti nel corso dell’anno appena concluso volti soprattutto a garantire la possibilità di operare da casa durante i periodi di lockdown.
Per il 2021 gli analisti di settore prevedono la continuazione della positiva dinamica della domanda nel segmento consumer durante la prima parte dell’anno, mentre per il secondo semestre si ritiene che possa riprendere in modo più sostenuto la domanda del segmento business e corporate anche alla luce del sostegno da parte dei Governi per educazione, digitalizzazione della pubblica amministrazione e sanità. Se si unisce a questa previsione di domanda dei consumatori finali una continua conferma del progressivo e costante spostamento dei flussi di vendita dei produttori verso il canale distributivo di cui il Gruppo Esprinet è leader nel sud-Europa, possiamo ritenere che il 2021 possa beneficiare, come di fatto avvenuto nel 2020, di favorevoli condizioni di mercato. Continua però a pesare sulla complessiva performance del settore, e quindi del nostro Gruppo, l’incertezza sui tempi di messa a regime degli incrementi di capacità produttiva degli impianti di produzione di componentistica elettronica che da mesi limitano la disponibilità in quasi tutte le categorie di prodotto. Le incertezze macroeconomiche potrebbero poi innescare una spirale di insolvenze che potrebbero impattare negativamente sui costi assicurativi del credito. Stante il persistente livello di incertezza macroeconomico pur in presenza di condizioni di mercato sostanzialmente favorevoli si è optato per presentare la guidance per l’esercizio 2021 nel prossimo mese di maggio, alla luce anche della performance del primo trimestre.