Il lockdown dovuto alla pandemia Covid-19 non scalfisce il business
Esprinet, anzi lo rafforza e garantisce
al primo distributore d'Italia nel mercato ICT un suo personale primato con il
miglior risultato degli ultimi 18 trimestri.I Ricavi sono pari a 1.834,7 milioni di euro, +7% rispetto a 1.717,5 milioni di euro nel H1 2019, con un +15% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita del +23% degli Smartphone, e un +5% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+11%). Nel segmento Advanced Solutions i ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud crescono del +21% anche per effetto degli investimenti delle imprese e delle istituzioni governative per garantire il funzionamento da remoto delle proprie attività.
CRESCITA RECORD NEL Q2 2020: +9% CON FORTE RECUPERO A MAGGIO E GIUGNO
Dopo un Q1 2020 con ricavi in crescita del +4% a 913,8 milioni di euro, nel Q2 2020 il Gruppo ha registrato Ricavi pari a 920,9 milioni di euro, +9% rispetto al Q2 2019 (842,0 milioni di euro) grazie alle ottime performance nei mesi di maggio e giugno che hanno più che compensato il calo del -19% registrato ad aprile. ESPRINET consolida le proprie quote di mercato e nel Q2 2020 registra il miglior risultato degli ultimi anni in tutti i mercati di riferimento. L’andamento favorevole dei ricavi si conferma ulteriormente nel bimestre luglio-agosto che ha registrato ricavi in crescita di circa 180 milioni di euro pari ad un +32% sull’analogo bimestre del 2019.
RICAVI IN CRESCITA NEI SEGMENTI BUSINESS E CONSUMER
Nel H1 2020 il mercato ha registrato una crescita del +5% nel Segmento Business, e del +7% nel Segmento Consumer. L’andamento mensile mostra per gli IT Reseller (Segmento Business) una continua crescita e una buona resilienza nel mese di aprile (-6,6%) favorita anche dai molti progetti di smartworking attivati dalle imprese e dagli enti governativi; il Segmento Consumer ha invece mostrato un significativo crollo dei volumi nel bimestre marzo e aprile (-14% e -23% rispettivamente) dovuto al lungo periodo di chiusura dei punti vendita solo in parte compensato dalla migliore performance delle vendite on-line, per poi crescere a doppia cifra post lockdown con performance del +50% nel mese di giugno. I Ricavi del Gruppo mostrano una crescita sia nel Segmento Business (+6%) che nel Segmento Consumer (+7%); in questo contesto ESPRINET ha contribuito a garantire la business continuity degli utilizzatori finali degli IT Reseller, facendo inoltre fronte ai picchi di domanda post lockdown del canale Retailer / E-tailer.
UTILE NETTO IN CRESCITA DOPO COSTI NON RICORRENTI PER 2,2 MILIONI DI EURO
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 82,8 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +2% rispetto al H1 2019 (81,4 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la leggera riduzione del margine percentuale (4,51% contro 4,74%) e nonostante l’effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e conseguente margine di Celly causata dalla parziale interruzione di attività.
L’EBITDA Adjusted, è pari a 24,0 milioni di euro, +16% rispetto a 20,6 milioni di euro nel H1 2019, calcolato al lordo di costi one-off pari a 1,1 milioni di euro (0,9 milioni di euro legati all’operazione finalizzata all’acquisizione di GTI e 0,2 milioni di euro sostenuti per far fronte alla pandemia da Covid-19).
L’EBIT Adjusted, al lordo di 2,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti (1,1 milioni di euro di costi one-off sopra citati e 1,1 milioni di euro di impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly), è pari a 16,8 milioni di euro, +20% rispetto a 14,0 milioni di euro nel H1 2019. L’EBIT è pari a 14,6 milioni di euro, registrando una crescita del +4% rispetto al H1 2019.
L’Utile ante imposte è pari a 10,7 milioni di euro (+5% rispetto a 10,2 milioni di euro nel H1 2019). L’Utile Netto è pari a 7,7 milioni di euro, +1% (7,6 milioni di euro nel H1 2019).
CASH CONVERSION CYCLE PARI A 12 GIORNI: LA MIGLIOR PERFORMANCE DI SEMPRE
Il Cash Conversion Cycle
1 registra la miglior performance di sempre chiudendo a 12 giorni, con una riduzione di -8 giorni rispetto al Q1 2020, -16 giorni rispetto al Q2 2019 e -22 giorni rispetto al picco di inizio 2018. In particolare, i giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino si riducono di 1 giorno rispetto al Q1 2020 (4 giorni rispetto al Q2 2019), i giorni di pagamento dei clienti si riducono di 1 giorno sia rispetto al Q1 2020 e al Q2 2019 e i giorni di pagamento ai fornitori si incrementano di 6 giorni rispetto al Q1 2020 (11 giorni rispetto al Q2 2019).
CASSA NETTA PARI A 113,2 M€ GRAZIE ALL’OTTIMA GESTIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE
La Posizione Finanziaria Netta, influenzata da fattori tecnici quali la stagionalità del business e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno che non la rendono pertanto rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel semestre, è positiva per 113,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al 31 marzo 2020 (negativa per 127,1 milioni di euro) e rispetto al 30 giugno 2019 (negativa per 183,1 milioni di euro). Essa beneficia della migliore gestione del Capitale Circolante (pari a 61,5 milioni di euro contro 285,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 e 339,8 milioni di euro al 30 giugno 2019) il cui risultato è influenzato anche dal grado di utilizzo del factoring, della cartolarizzazione e delle forme tecniche di anticipazione dell’incasso dei crediti dotate di effetti analoghi - i.e. il “confirming” -, programmi che hanno generato un impatto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati quantificabile in circa 343 milioni di euro, in linea con i 334 milioni di euro al 30 giugno 2019.
ROCE PARI ALL’11,4%, IL MIGLIORE RISULTATO DEGLI ULTIMI 18 TRIMESTRI
Il ROCE segna un incremento significativo attestandosi all’11,4%, rispetto all’8,4% del H1 2019.
€/milioni |
H1 2020 |
Q1 2020 |
H1 2019 |
Utile Operativo (EBIT) LTM |
42,6 |
40,7 |
42,5 |
Capitale Investito Netto Medio |
277,3 |
350,7 |
379,3 |
ROCE |
11,4% |
8,7% |
8,4% |
Le principali dinamiche sottese a tale andamento sono così sintetizzabili: - l’EBIT LTM è pari a 42,6 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2019 (42,5 milioni di euro); - il “NOPAT-Net Operating Profit Less Adjusted Taxes” risulta anch’esso in linea con il primo semestre 2019; - il Capitale Investito Netto Medio, misurato al lordo degli effetti dell’introduzione dell’IFRS 16, si riduce in misura superiore (-27%) per effetto del contenimento del Capitale Circolante Netto Medio.