Un 2020 che nemmeno il più argutoastrologo avrebbe immaginato così funesto,così problematico, così pieno di insidie epreoccupazioni legate a questa sconosciutapandemia Covid-19, partita dalla lontanaCina e diff usasi in tutto mondo.
Autore: Redazione ChannelCity
Come ogni anno in questo periodo solo solito fare un bilancio guardando a cosa è successo nei primi mesi dell’anno incorso.
Un 2020 che nemmeno il più arguto astrologo avrebbe immaginato così funesto,così problematico, così pieno di insidie e preoccupazioni legate a questa sconosciuta pandemia Covid-19, partita dalla lontana Cina e diffusasi in tutto mondo.
Eppure tra le tantissime notizie in negativo di cui tutti siamo stati bersagliati ciò che è apparso evidente agli occhi di tutti è il valore dato finalmente all’Information Technology, un comparto industriale in grado di muovere miliardi di euro, una fetta non trascurabile del Prodotto Interno Lordo italiano, che per motivi sconosciuti fi no ad oggi ha stentato a entrare in modo strategico e non tattico nei grandi dibattiti degli industriali e nei diversi convegni della politica.
Eppure l’IT, con il suo ecosistema di produttori, distributori, di centinaia di migliaia di reseller, aggiungo anche con il retail, ha consentito a una grande quantità di aziende di continuare il loro percorso di business, così come a migliaia di lavoratori,insegnanti, studenti di poter continuare a fare il proprio lavoro, non senza difficoltà.
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