“La ripresa del Paese passa da nuovi modelli di business basati sulla tecnologia digitale”. L’affermazione di
Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware Italia, è corroborata da
una recente ricerca Emea commissionata dal vendor a Vanson Bourne. L’indagine, condotta su un campione di 2.250 decision maker aziendali, decision maker IT e sviluppatori di app, ha portato alla luce
uno spaccato italiano in cui 8 intervistati su 10 sono ormai convinti che all’interno delle organizzazioni le posizioni di leadership debbano essere ricoperte da persone con capacità tecnologiche: un requisito indispensabile, se si vuole che le aziende abbiano davvero successo.
Nell'identificare il valore della tecnologia per l'intera organizzazione, il 51% dei responsabili aziendali italiani evidenzia soprattutto un miglioramento d'efficienza, il 44% una maggiore agilità, il 42% un maggiore potenziale di innovazione, mentre il 40% mette in luce la possibilità di offrire una migliore esperienza per i clienti:
tutti ambiti in cui le modern app rappresentano la pietra angolare di performance e resilienza.
“Lo conferma la stessa emergenza sanitaria che stiamo attraversando. Una situazione imprevedibile che ha spinto tantissime organizzazioni a trarre vantaggio dall’uso di applicazioni moderne per adattare e mantenere la propria agilità e affidabilità. E d’altra parte, il proliferare delle applicazioni con il loro carico di 800 milioni di app entro il 2024 mostra la rilevanza strategica di un mercato che grazie alla modernizzazione può garantire alle aziende non solo migliori prestazioni, ma anche maggiore resilienza” afferma Gigantino, sottolineando come
in Italia il 72% del campione intervistato da Vanson Bourne abbia riconosciuto nelle modern app uno strumento risolutivo per affrontare il lockdown e abilitare il lavoro da remoto di dipendenti e collaboratori in tempi estremamente veloci.
“Le modern app rappresentano elementi chiave della customer experience, che a sua volta spinge sulle performance aziendali. L’80% degli sviluppatori di applicazioni e i leader tecnologici intervistati da Vanson Bourne è, infatti, convinto che senza una modernizzazione efficace delle applicazioni, le organizzazioni non saranno mai in grado di offrire ai clienti un'esperienza ottimale, mentre l’88% dei top manager ritiene che solo l’ottimizzazione del portafoglio applicativo sia in grado di migliorare l'esperienza dei clienti: affermazioni importanti che dimostrano come la modernizzazione delle applicazioni sia ormai alla base della trasformazione digitale delle imprese” chiarisce Gigantino, che sintetizza
in quattro punti i principali take away dell’indagine. Innanzitutto, c’è ormai una convinzione diffusa che la
leadership tecnologica abbinata a un’efficace digital foundation porti le aziende al successo. Cresce, poi, l’importanza di poter contare su
vertici aziendali con le giuste competenze tecnologiche per indirizzare al meglio il cambiamento all’interno delle organizzazioni. Terzo punto: esiste
un collegamento diretto tra applicazioni, esperienze dei clienti e miglioramento delle performance aziendali. Infine, è considerato ormai
fondamentale affidarsi a partner tecnologici in grado di costruire, eseguire, connettere e gestire le applicazioni tradizionali e di prossima generazione all’interno di ambienti intrinsecamente sicuri.
“VMware con la tutta sua offerta tecnologica rappresenta il partner migliore per garantire quella digital foundation indispensabile per la trasformazione digitale delle aziende. La nostra strategia è sempre stata quella di abilitare qualsiasi applicazione (tradizionale, cloud native, Saas - ndr) su qualunque cloud e su qualsiasi device e anche oggi non cambia” afferma il Country Manager, evidenziando
il punto fondamentale dell’intrinsic security all’interno di questa strategia: una protezione intrinseca che copre trasversalmente la digital foundation di VMware, consentendo di accedere in sicurezza a tutte le applicazioni ed evitare, così, pericolosi furti di dati.
“Attraverso le nostre soluzioni aiutiamo le organizzazioni a gestire mondo legacy e cloud native, aiutandole a votarsi alla trasformazione digitale in modo progressivo” precisa Gigantino, ricordando i recenti
investimenti del vendor nei due principali ambiti della modernizzazione applicativa (con l’acquisizione di Pivotal)
e della intrinsic security (con l’acquisizione di Carbon Black).
Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware ItaliaCittà Metropolitana di Roma Capitale, smart working grazie a VMwareUn interessante esempio di trasformazione digitale realizzato grazie alle soluzioni VMware è quello di
Città Metropolitana di Roma Capitale, ente pubblico che dal 2015 gestisce l’intero territorio di quella che in precedenza era la provincia di Roma e che, oltre alla capitale, comprende oggi altri 121 comuni. Vista l’estensione amministrativa, l’organizzazione ha iniziato a
valutare fin da subito strumenti per incrementare il proprio livello di efficienza, soprattutto nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Il primo passo è stato compiuto svecchiando metodi burocratici ormai datati grazie all’adozione del lavoro agile.
“La sfida era tanto culturale quanto tecnica e prevedeva una revisione delle modalità operative incoraggiando la collaborazione tra team remoti per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto sull’infrastruttura di trasporto della città” spiega
Stefano Iacobucci, CIO di Città metropolitana di Roma Capitale, ricordando come dopo aver valutato varie soluzioni la scelta sia ricaduta su
VMware Horizon 7.
Stefano Iacobucci, CIO di Città metropolitana di Roma CapitaleLa piattaforma ha consentito al team IT di implementare desktop virtuali o remoti attraverso una singola Vdi, virtualizzando le applicazioni mediante piattaforma dedicata. Ciò ha permesso l’ottimizzazione della loro gestione, cosentendo a Città metropolitana di Roma Capitale di scalare e aggiungere nuovi utenti con estrema semplicità. Una semplicità tornata decisamente utile durante il recente lockdown causato dalla pandemia, quando
800 dipendenti sono stati abilitati allo smart working in sole 48 ore.
“All’avvio del progetto ritenevamo di essere già in possesso delle capacità necessarie per utilizzare la soluzione di VMware. Così, assieme al nostro partner R1 Group, abbiamo creato l’infrastruttura e tutte le necessarie personalizzazioni” afferma Iacobucci. Naturalmente, come in tutti i progetti, anche in questo caso si sono verificati momenti critici.
“Ma l’impegno profuso per appianare queste difficoltà contribuisce anche a catalizzare e motivare ulteriormente i team. D’altra parte, si è trattato di una sfida complessa, ma confidiamo nel fatto di aver dato vita a una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di utenti” commenta Iacobucci che per il futuro delinea già nuovi scenari.
Sviluppi in cui nuove applicazioni e cloud potranno essere sfruttate per innovare nei servizi da erogare ai cittadini: una nuova sfida interamente votata alla digitalizzazione, a pieno beneficio di aziende e soprattutto utenti.