Passepartout a Reaction 2020: serve tenere il passo e reagire velocemente

In virtuale l'appuntamento fisico che ogni anno chiama a raccolta i partner della software house di San Marino, quest'anno di fronte a un pubblico di oltre 750 persone. Svelate le novità che caratterizzano l'offerta aziendale: parte una nuova era del gestionale. Occorre però reagire ai cambiamenti imposti dal mercato in modo agile e veloce

Autore: Barbara Torresani

Reaction 2020: è tutto racchiuso nel titolo il senso della kermesse di Passepartout che la software house sanmarinese organizza ogni anno per il suo fedele ecosistema di partner: reagire per non farsi trovare impreparati alle discontinuità; reagire per poter continuare a scrivere il futuro del gestionale in Italia. Il monito del suo Presidente Stefano Franceschini.
Stefano Franceschini, Presidente di Passepartout
Niente spiagge della Sardegna come programmato per l’edizione 2020, ma un’arena virtuale, date le circostanze contingenti. La reazione del mondo Passepartout legate agli effetti del Covid-19, parte quindi dal web, luogo di aggregazione virtuale e strumento di continuità per molti business messi alle strette durante il lockdown.
Una diretta video dalla sede del World Trade Center dell’azienda, di fronte a un pubblico di circa 750 partecipanti, durante la quale la software house si è raccontata, come è solita fare, fotografando i risultati ottenuti a un anno dall’ultimo incontro e i risultati in termini di prodotto su cui ha lavorato la ricerca&sviluppo, sempre attenta a cogliere le dinamiche del mercato.

Parlano i numeri
E’ stato un anno più che favorevole per l’azienda, nessun ambito escluso; una crescita costante, a volte a  anche a doppia cifra: il comparto PMI e professionisti ha incrementato le vendite del 4,52%, con una performance positiva per oltre il 12% dei software per commercialisti e di quasi il 18% per il segmento retail. Le entrate derivanti dalle licenze dei software per hotel e ristorazione sono aumentate di un quinto rispetto al 2018 mentre il fatturato dei servizi web è salito più della metà dello scorso anno. Molto buone le performance dell’offerta cloud, le cui vendite sono aumentate del 22,79%: “Le Pmi hanno riscoperto le potenzialità del cloud, in quanto hanno potuto sperimentare come questa modalità di fruizione dellIT faciliti il lavoro in mobilità, da qualsiasi dispositivo, in modo agile e flessibile, riducendo i costi e assicurando continuità operativa anche nei momenti di emergenza”, dicono i manager.
Parte del team manageriale di Passepartout
L’infrastruttura consolidata di Passepartout ha permesso a molte attività di continuare a operare da remoto, applicando politiche di turnazione o lavoro agile. Nell’ultima settimana di marzo, il reparto interno di analisi dell’azienda ha riscontrato picchi di utilizzo del 90% da parte degli utenti Passcom e dell’80% per le aziende clienti Mexal.La stessa Passepartout ha dato l’esempio, portando avanti in smart working l’operatività tradizionale in tutte le fasi del lockdown e sospendendo le attività commerciali che richiedevano contatti e spostamenti, per favorire modalità di incontro telematiche. Molto chiaro il messaggio lanciato al canale nella fase di lockdown: “Noi non ci fermiamo ma mettiamo la salute di partner e collaboratori al primo posto”.

Azioni concrete a favore dei partner
Fatti, non parole. Il sostegno al canale da parte dell’azienda è passato anche da una serie di azioni concrete a cui tutte le aree aziendali hanno partecipato, dai primi giorni di marzo fino al rientro in sede di fine maggio. A partire da vantaggiose politiche commerciali per supportare i partner nelle nuove vendite, soprattutto in quei settori dove gli effetti della chiusura delle attività economiche hanno generato nuova domanda di servizi tecnologici: e-commerce, cloud e piattaforme per la gestione di consegne a domicilio e asporto nella ristorazione. Il reparto R&D ha lavorato alacremente arrivando a rilasciare in pieno lockdown due nuove soluzioni per rispondere alle sopravvenute esigenze di mercato: Menu Delivery, il gestionale leggero per la gestione delle consegne e del take-away ed Ecommerce One Click, l’integrazione immediata tra gestionale e sito web per iniziare a vendere nel più breve tempo possibile.
Rispettato inoltre il calendario di sviluppo ordinario, con il rilascio delle release pianificate e il sostanzioso aggiornamento di Mexal e Passcom in arrivo a metà luglio. Tra i contenuti principali della versione 2020 dei software per PMI e commercialisti c’è sicuramente la nuova attesa interfaccia grafica, oltre all’integrazione con i servizi di Workinvoice che permetterà di cedere i propri crediti commerciali direttamente dal gestionale. Un servizio fornito per fare fronte al problema della liquidità e del recupero crediti; una sorta di marketplace dove le PMI mettono all’asta le proprie fatture e gli investitori competono per acquistarle.

Una formazione intensa
Durante la fase uno l’azienda ha intensificato l’offerta formativa dedicata a partner, utenti finali e potenziali clienti, incrementando le demo realizzate e realizzazione di una serie di webinar aperti a tutti, a cui hanno preso parte oltre 6 mila partecipanti. Il calendario dei Free Webinar Passepartout, realizzato e promosso in stretta collaborazione con la divisione marketing, ha permesso di mantenere le opportunità generate nel periodo del lock-down sullo stesso livello del 2019, sostenendo in maniera concreta le attività di vendita del canale.

C'è la cassetta degli attrezzi del ‘marketing’
Tra le altre attività di comunicazione avviate per supportare i partner c’è anche il nuovo marketing kit riservato ai rivenditori (che comprende anche il restyling del logo riguardante i partner) e un piano di pubblicazioni volto a evidenziare le funzionalità dell’offerta, in grado di facilitare il distanziamento sociale nelle diverse realtà lavorative. Da fine giugno sono riprese le trattative commerciali intavolate prima dello stop forzato e l’azienda è operativa e concentrata sulle prossime mosse. Per molte PMI, da sempre target principale dell’offerta Passepartout, la crisi è dietro l’angolo e le eventuali perdite di clienti, dovranno essere prontamente sostituite con nuove acquisizioni in concorrenza con gli altri competitor, che puntino sul cloud, sull’e-commerce e sui servizi digitali.
L’affermazione del cloud
Non c’è ombra di dubbio il lockdown ha inesorabilmente spianato la strada a modalità lavorative più flessibili e consacrato definitivamente lo smart working anche in Italia. Secondo una ricerca dell’area professionisti e PMI di Passepartout, nell’ultima settimana di marzo, il periodo più difficile e incerto dall’inizio della quarantena, il 79,49% degli utenti Mexal (il gestionale aziendale per le imprese PMI) ha effettuato una connessione al proprio ERP mentre il 90,37% degli utenti Passcom (quello per gli studi commercialisti) ha eseguito l’accesso al proprio gestionale. Numeri che hanno evidenziato la riscoperta del principale vantaggio di una soluzione cloud, ovvero la possibilità di collegarsi da remoto, con qualsiasi dispositivo al proprio software, fatto che ha permesso a molte aziende e professionisti di continuare a lavorare, nonostante la situazione di emergenza.

La nuova era del gestionale: le novità di Mexal e Passcom
Dopo aver avviato il passaggio al cloud già nel 2008 per le proprie soluzioni, oggi i due gestionali portanti della software house Mexal e Passcom si presentano in versione rinnovata: da inizio anno è infatti partita la versione 2020A, che di fatto, ha sancito il nuovo corso del software gestionale aziendale con un consistente intervento al framework, in grado di garantire una diminuzione media dei tempi di risposta del 70%, sia in fase di avvio del programma che di ricerca testuale. Un lavoro importante sulle prestazioni che ha anticipato l’uscita della nuova interfaccia grafica, prevista per questo luglio e presentata in anteprima a Reaction 2020.
Il progetto di restyling Mexal e Passcom 20.20 punta a includere quante più tipologie di utenti possibili; la sfida è quella di realizzare un’interfaccia fruibile senza difficoltà dal nativo digitale, abituato all’interazione con browser e app tramite mouse o schermi touch, che non allontani gli utilizzatori più esperti, avvezzi all’input da tastiera con shortcut e frecce direzionali. “Vogliamo garantire un’esperienza utente in grado di fondere funzioni tipiche degli applicativi web come tab e preferiti a un aspetto pulito e tradizionale, con un design dei comandi e degli output informativi completamente rivisto”, dicono i manager. La filosofia che Passepartout intende seguire con questo approccio è quella di un programma pronto all’uso, che guidi l’utente nella scoperta delle sue funzionalità, riducendo i tempi di adozione per i nuovi utilizzatori. Grazie alla presenza di un motore tecnologico comune, le caratteristiche grafiche introdotte vengono ereditate anche dalle personalizzazioni in Sprix e Collage.

Tra le principali novità del gestionale per le aziende da segnalare l’implementazione di nuove funzioni per il modulo produzione, dove è stata rivista tutta la gestione dell’immissione dei dati della bolla di lavoro e delle distinte base principali. Per la tracciabilità dei movimenti del prodotto finito ora è possibile utilizzare le verticalizzazioni di PassBuilder che interfacciano ad esempio macchinari specializzati. Completano l’aggiornamento una nuova revisione degli impegni che da oggi include anche i lotti. Proprio PassBuilder diventa il cavallo di battaglia per Industria 4.0, potenziato nei componenti e aggiunti nuovi: diversi rilasci funzionali inseriscono Mexal nel quadro di strumenti utilizzabili in piani di Industria 4.0. I componenti presenti nell’ambiente aperto di sviluppo, utilizzato da Passepartout, sono stati aggiornati per poter dialogare con i macchinari connessi di nuova generazione mentre è stato introdotto Webshaker, l’interfaccia del gestionale con cui collegare e colloquiare con applicazioni e dispositivi esterni tramite servizi web; una caratteristica che proietta nel futuro Mexal, rendendolo indipendente dalle verticalizzazioni necessarie al cliente e ampliando lo spettro di soluzioni integrabili, dai semplici siti fino ad applicazioni web, passando per i dispositivi dell’IoT. Il tutto con una suite di strumenti introdotti per facilitare l’adozione di queste tecnologie da parte del canale.

Per il software per commercialisti l’innovazione tecnologica sta al passo delle novità normative. A inizio marzo le priorità su questo versante, riguardavano l entrata in vigore del nuovo codice della crisi di impresa, l’introduzione del formato XML aggiornato per la fatturazione elettronica e l’adozione dello scontrino elettronico da parte di tutti i contribuenti, appuntamenti che hanno conosciuto diverse proroghe. Passepartout già pronta sul nuovo codice della crisi di impresa con la versione 2020B con le funzioni per il monitoraggio indiretto dei segnali di allerta interni ed esterni e il modello di relazione sull’analisi svolta (questionario, tabelle, anteprima), entro il 2020 prevede l’introduzione del rendiconto finanziario prospettico calcolato con il metodo diretto (budget di tesoreria) che dialoga con le scadenze del gestionale e utilizza le proiezioni di entrate e uscite basate sull’archivio degli ordini.
In relazione alla fattura elettronica, in attesa di sperimentare i vantaggi del nuovo tracciato XML, oltre  agli strumenti di gestione semplificata a breve per gli utenti ci sarà la contabilizzazione automatica con regole basate sugli articoli. Un sistema intelligente, in grado di apprendere dall’esperienza delle fatture pregresse, le regole di contabilizzazione e processare in autonomia i documenti provenienti da altre aree. Non ultime su Passcom il saldaconto clienti/fornitori, l’app Contratti di locazione immobiliare che integra per la prima volta funzioni per il calcolo di IRPEF e IMU all'interno della pratica redditi. Rilasciata inoltre la funzione per l’istanza telematica del contributo a fondo perduto, previsto dal Decreto Rilancio. In fase di lancio: Passcom Fattura Self PRO, la versione premium del client di fatturazione elettronica per i commercialisti che vogliono fornire una soluzione leggera ai propri clienti, integrata con il loro gestionale.

Soluzioni web per il consumatore digitale: le novità di PassWeb
Uno dei fenomeni di costume più evidenti che si sono manifestati durante il lockdown è certamente quello dell’aumento degli acquisti online. Secondo una ricerca Netcomm Forum, nei primi mesi del 2020 si sono si sono registrati ben 2 milioni di nuovi consumatori online, a fronte dei 700 mila dello scorso anno, con alcuni settori come il pet care, l’alimentare e il beauty che hanno conosciuto un vertiginoso aumento del volume di affari. Sempre a livello ecommerce, la necessità dei consumatori di ridurre i tempi di ricezione della merce e di reperire prodotti di uso quotidiano o di nicchia, fuori dal consueto circuito dei negozi fisici, ha portato alla diffusione di due nuove tendenze di acquisto: il clik & collect (ordine online e ritiro presso uno store fisico) e il proximity commerce (domanda di beni e servizi rivolta a esercizi commerciali fisici nella vicinanza dell’acquirente).
Di fronte a tali fenomeni, il CMS proprietario di Passepartout, Passweb (che a gennaio ha registrato 4 mila download), si è arricchito di diverse nuove funzioni ed è stato affiancato da una soluzione rapida per l’integrazione tra gestionale e sito: Ecommerce One Click. Questi i principali aggiornamenti: la possibilità di utilizzare le custom option nel back-end del sito, senza intervenire sul gestionale; la gestione delle modalità di consegna a domicilio lato ecommerce; l’introduzione delle gift card. I nuovi moduli sono tutti attivabili dalla relativa sezione del marketplace PassStore.
Sul fronte delle applicazioni integrate con i gestionali Passepartout, arriva la possibilità di geolocalizzare gli utenti che utilizzano i moduli Raccolta Ordini PRO, Monitor agenti, Customer Care e Inventario Smart, in modo da identificare la posizione del collaboratore più vicino a una determinata area o sede, dove è necessario un suo intervento e mostrando sulla mappa clienti e fornitori. La forte richiesta da parte di alcuni mercati, come quello della ristorazione, di soluzioni in grado di gestire l’intero processo di home delivery ha portato alla nascita del modulo PassDelivery, che estende le funzionalità dei gestionali Passepartout, permettendo di tenere sotto controllo in qualsiasi momento la propria flotta di fattorini e può essere utilizzato in più settori anche non-food. L’integrazione con Passweb permette di ricevere ordini dal sito web dell’attività mentre le due app collegate consentono la gestione degli ordini da parte dei rider e dei clienti.

Guardando al futuro
E intanto, mentre la R&D aziendale continua a lavorare senza sosta, l’inviato speciale Mauro Franceschini dalla Cina osserva i principali trende del mercato: Machine Learning, Artificial Intelligence, Big Data, Block Chain, IoT…  trend in parte già cavalcati o comunque in fase di studio e focalizzazione. 
Mauro Franceschini, vicepresidente di Passepartout 
E' il caso per esempio della blockchain, verso cui la software house segu questo approccio: “Passepartout sonda tutti gli orizzonti tecnologici disponibili per assicurare ai propri clienti la continuità dell’evoluzione tecnologica e funzionale dei propri prodotti e garantire gli investimenti fatti. Per quanto riguarda in specifico la blockchain molti casi d’uso su infrastrutture sono ancora sperimentali ma se tra breve sarà possibile implementare efficaci applicazioni business, Passepartout non si lascerà sorprendere, in quanto la nostra infrastruttura sarà pronta”.
“Noi ce l’abbiamo messa e ce la stiamo mettendo tutta potenziando e sviluppando gli strumenti per affrontare il futuro. Ora tocca a voi! Ci aspettiamo una veloce e concreta reazione da parte vostra”, conclude Stefano Franceschini.

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