La
Corte di Cassazione ha stabilito che
tutti coloro i quali acquistano un Pc non sono obbligati a comprare anche il sistema operativo pre-installato.
Proprio per questo motivo, gli acquirenti hanno
diritto al rimborso del costo della licenza del sistema operativo qualora desiderassero avere un software libero e gratuito.
In base alla specifica clausola contenuta nel contratto di licenza
Eula Compaq con l’utente finale relativo all’uso del software di sistema
Microsoft Windows preinstallato, i giudici della
Suprema Corte hanno stabilito che
“l’integrazione tra software e hardware non si fonda su un’esigenza di natura tecnologica, ma unicamente commerciale” e ciò non ostacola la “considerazione frazionata dei due prodotti”.
Nel 2009, un’associazione francese a difesa del
Free Software aveva portato
Microsoft in tribunale, per legittimare la richiesta di rimborso del sistema operativo non voluto.
L’
Aful (
Association Francophone des Utilisateurs de Logiciels Libres) ne era uscita vittoriosa:
chi non vuole Windows preinstallato sul Pc, ha diritto al rimborso.
Per la Cassazione, dunque, l’acquisto del sistema operativo preinstallato sul computer
non è obbligatorio e il
rimborso del sistema operativo preinstallato, ma non richiesto, è
legittimo.