Channel City Magazine n21 anno 2013

Che uno dei problemi principali che sta mettendo in difficoltà il Canale sia l’accesso al credito è una verità ormai nota. Che questa situazione si stia allargando a macchia d’olio è sotto gli occhi di tutti e che il prossimo aumento dell’IVA, previsto per inizio luglio, sarà l’ennesima batosta è ormai quasi sicuro.

Autore: Redazione ChannelCity

Che uno dei problemi principali che sta mettendo in difficoltà il Canale sia l’accesso al credito è una verità ormai nota. Che questa situazione si stia allargando a macchia d’olio è sotto gli occhi di tutti e che il prossimo aumento dell’IVA, previsto per inizio luglio, sarà l’ennesima batosta è ormai quasi sicuro.

Oggi, molto più degli scorsi anni, l’accesso al credito sta mettendo in diffi coltà tutta la fi liera del canale. E che le banche e chi riassicura il credito non stiano più facendo il loro “antico mestiere” lo evidenziano parecchi rapporti. Per esempio quello del Centro Studi di Unimpresa mette in evidenza che negli ultimi dodici mesi i prestiti erogati dalle banche sono diminuiti di 46,1 miliardi di euro. La contrazione del credito ha colpito tutti i comparti: è arrivato meno denaro, infatti, sia alla pubblica amministrazione (-7,9 milliardi di euro), sia alle imprese private che hanno subito un pesante taglio delle erogazioni di quasi 30 miliardi. Questo, però non ha nemmeno risparmiato le famiglie che si sono viste negare i prestiti per un ammontare di 8,5 miliardi di euro. 


Quanto alla durata sono calati i fi nanziamenti a lunga scadenza (oltre 5 anni) con una contrazione di 17,3 miliardi, così come diminuisce anche il credito a medio periodo (fi no a 5 anni) che subisce una sforbiciata da 4,5 miliardidi euro, un duro colpo per chi vuole investire con piani di sviluppo pluriennali.

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