L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha sanzionato con una multa da 696mila euro ciascuno gli operatori telefonici TIM, Vodafone e Wind Tre per comportamenti contrattuali scorretti relativi a un contratto prepagato che esaurisce il credito.
Autore: Redazione ChannelCity
Nuova e onerosa sanzione erogata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) che questa volta ha sanzionato con una multa da 696mila euro ciascuno gli operatori telefonici TIM, Vodafone e Wind Tre. Lo ha reso noto la stessa Agcom che ha giudicato in contrasto con la normativa di settore la modifica contrattuale esercitata da TIM, Vodafone e Wind Tre riguardo all'esaurimento del credito nei contratti prepagati. In pratica, spiega Agcom, se l'utente di un contratto prepagato esaurisce il proprio credito e non effettua una ricarica utile al rinnovo dell'offerta, gli operatori non bloccano più il traffico in uscita ma lo rendono disponibile pur in assenza di una volontà espressa dall'utente medesimo, addebitando un costo aggiuntivo ai clienti che, anche inconsapevolmente o involontariamente, fruiscono dei servizi voce, SMS e dati. Il costo del traffico erogato viene poi detratto dalla successiva ricarica. Agcom ha di fatto ritenuto che la condotta dei tre operatori telefonici: "Non possa configurarsi come semplice esercizio dello jus variandi per il quale, in applicazione dell'art. 70, comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche, non è necessaria l'accettazione da parte degli utenti essendo sufficiente la garanzia di un diritto di recesso dal contratto senza costi".
"Gli operatori - continua Agcom - non si sono limitati, infatti, a modificare le originarie condizioni del contratto prepagato sottoscritto, ma vi hanno inserito un quid noviche, in quanto tale, doveva essere accettato dagli utenti. La condotta menzionata è risultata inoltre in contrasto con quanto previsto dalla delibera n. 326/10/CONS, che obbliga gli operatori a far cessare immediatamente la connessione dati nel caso in cui il credito disponibile sia completamente esaurito e a riattivarla soltanto dopo aver ricevuto un'espressa manifestazione di volontà da parte dei clienti". L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha infine accertato la violazione da parte dei tre operatori degli obblighi in materia di trasparenza delle informative rese in occasione di alcune variazioni delle condizioni economiche di offerte di rete mobile.
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