L'azienda che in qualche modo ha sancito la nascita del personal computing si prepara a una pesante cura dimagrante.
Microsoft, infatti,
ha deciso di tagliare ben 18.000 posti di lavoro in questo anno fiscale, che si conclude a giugno 2015.
La dichiarazione, per quanto scioccante nei numeri era nell'aria, visto che era da almeno una settimana che circolavano queste voci. La sforbiciata prevista da Microsoft, la più ampia degli ultimi cinque anni, è stata studiata per meglio integrare l'operazione relativa all'acquisizione di Nokia, che ha portato le sue maestranze a 127.104 unità.
Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, lo aveva puntalizzato recentemente affermando che "...i tempi erano diventati oramai maturi per fare cambiamenti radicali", e i tagli personale riguarderanno molto probabilmente il settore dell'ingegneria, del marketing e aree di sovrapposizione con Nokia.
"E' una tappa difficile ma dobbiamo farlo per cambiare la nostra organizzazione e la nostra cultura d'impresa", ha spiegato Nadella.
La società ha detto che prevede i licenziamenti saranno completati entro il 30 giugno 2015 e dovrebbero determinare oneri lordi totali tra gli 1,1 e gli 1,6 miliardi di dollari, inclusi costi legati a benefit e indennità di buonuscita.