Nasce
Channel Coach, un nuovo “strato” di valore per il canale ICT. Non è un vendor, non è un distributore informatica, non è un system integrator… è qualcosa di più e di nuovo, anzi una nuova forma di vita all’interno di un canale ICT che non smette di stupire e anzi oggi più che mai si conferma al centro, nel cuore stesso del motore che spinge imprese e manager italiani verso il futuro.
Intanto la definizione come da annuncio istituzionale dell’azienda: Channel Coach è una società, nata da un’idea e dalla storica collaborazione tra IBM e
Computer Gross, composta da commerciali e specialisti di soluzioni, che si pone al centro dell'ecosistema fatto da vendor, distributore e partner. La sua missione è aiutare i partner a evolversi verso le aree più innovative, per accompagnare i loro clienti, le piccole e medie imprese, nel percorso di trasformazione digitale, attraverso le tecnologie emergenti (come ad esempio Cloud, Internet of Things, Sicurezza, Blockchain e Intelligenza Artificiale).Un consulente, un advisor di valore, un abilitatore di progetti, idee, soluzioni, possibilità innovative slegato dalla logica della soluzione, del prodotto verticale, del brand e legato invece alle esigenze concrete di partner, clienti a cui rispondere con soluzioni, indicazioni e con le migliori strade possibili, per quel singolo caso.
Ecco Channel Coach, una nuova cassetta degli attrezzi per i partner
Al di là della definizione e delle parole istituzionali però, va detto che la scorsa settimana a Milano, presso i fascinosi IBM Studios è andato in scena soprattutto un evento di canale, come non se ne vedevano da tempo,
qui la diretta social.
Intorno alla nuova “creatura” imprenditori, manager, eccellenze dello sport italiano come
Gianluigi Buffon e Maurizia Cacciatori che hanno dato contributi non banali e molto centrati sul tema, il cuore dell’annuncio: la collaborazione, l’innovazione. «Abbiamo sempre fatto così –
ha spiegato con voce emozionata Maurizia Cacciatori, fuoriclasse della pallavolo internazionale, dal palco degli Studios – è la frase più pericolosa che si possa dire. Innovare vuol dire rompere gli schemi e, soprattutto, lavorare di squadra guardando tutti dalla stessa parte. I risultati si ottengono solo così, con la comunione di intenti e la fatica durante la settimana… le “coppe” arrivano di conseguenza, non ci sono alternative».Una direzione che, in apertura di evento, hanno ben tracciato
Enrico Cereda, numero uno di IBM in Italia e Paolo Castellacci, guida storica di Computer Gross. «
Vogliamo dare ai partner una cassetta degli attrezzi semplici per aiutare la trasformazione digitale delle aziende – ha spiegato Cereda – questo è un progetto che dà forma e vita ad una società nuova, diversa, unica come modello in Italia e in Europa». «Non esiste un altro esempio di questo genere a livello internazionale – ha spiegato anche Castellacci -. Channel Coach è un nuovo livello della catena del valore, un nuovo supporto strategico per il canale in una fase in cui sul tavolo ci sono tecnologie e piattaforme digitali mai così potenti e dirompenti per impatto, possibilità, forza». Collaborare dunque, contaminarsi, così come vuole la tanto discussa open innovation, e dare vita a soluzioni, idee e anche società nuove proprio come hanno fatto IBM e Computer Gross, distributore che per altro proprio sul tema della contaminazione e del nuovo ecosistema del valore ha recentemente fatto annunci rilevanti. “E’ la digital transformation bellezza”, come direbbe qualcuno, una trasformazione che, ora è chiaro più che mai, sta cambiando, rivoluzionando prima e con più profondità proprio tutto l’universo, galassie comprese, di operatori che hanno il compito di portare tecnologie e digitale verso il territorio, tra le imprese… Ruoli, equilibri storici sono cambiati, saltati e ora tocca a nuove identità destinate e mutare ancora e con più forza il mercato.
Ecco Channel Coach, meno prodotti, più attenzione per le soluzioni e le esigenze di PMI e imprese
Tra i grandi motori abilitatori di Channel Coach c’è ovviamente chi guida il canale di IBM in Italia come Francesco Casa,
Director Partner Ecosystem IBM Italia, manager che conosce con grande precisione ruoli, curve e strade dell’ecosistema del valore in Italia e che, la scorsa settimana non ha mancato di sottolineare più volte quella che a suo dire è davvero la chiave di volta di questa nuova società. «La forza e l’innovazione, unica in Europa, del modello Channel Coach sta tutta nella capacità di slegarsi dal singolo prodotto/soluzione per seguire il mercato e le sue onde più innovative, prossime per i partner – ha spiegato Casa a margine della presentazione mente discuteva e si confrontava con i tantissimi imprenditori del canale ICT, system integrator, reseller… che non hanno voluto mancare l’appuntamento -. Essere credibili di fronte ai partner e a rivoluzioni come cloud, Intelligenza Artificiale, Blockchain… vuol dire avere la forza di essere sopra le parti e di non essere portati a “spingere” un singolo prodotto o tecnologia. La squadra di Channel Coach avrà nel suo Dna proprio l’ascolto e la capacità di mettere le sue competenze al servizio delle esigenze del partner accendendo le tecnologie e le soluzioni più adatte, di volta in volta. Questa è una vera e semplice rivoluzione per il canale e soprattutto per un tessuto, come quello delle PMI che oggi cerca risposte concrete e precise per caprie davvero come e in che direzione cavalcare il digitale»
Channel Coach, ecco la squadra
Come detto, Channel Coach è e sarà una società autonoma sul mercato, libera di interfacciarsi con i reseller e di attivare i percorsi di valore più adatti rispetto alle tecnologie più innovative sul mercato. A guidare la società è stato chiamato un manager di grande esperienza come Silvano Galli, che sarà Ceo di Channel Coach affiancato da Giuseppe Ravasi che ne sarà il Direttore Commerciale.
«Il mercato del nostro Paese – ha spiegato Galli - ha fame di innovazione. Le PMI hanno maturato la necessità e anche la voglia di muoversi verso il digitale di cui percepiscono ora vantaggi, scalabilità, immediatezza… lavoriamo insieme per la loro crescita e quella dei partner grazie a tecnologie esponenziali come AI, Cloud, Blockchain. Noi saremo un tramite virtuoso tra partner, distributore e vendor. Affiancheremo il canale in un percorso end to end, dalla generazione delle opportunità, fino alla fase di chiusura con il cliente. Come ha spiegato Enrico Cereda
vogliamo dare ai partner una cassetta degli attrezzi per accendere concretamente la trasformazione digitale delle aziende»