Il mondo delle
reti wireless è in continua evoluzione, alla ricerca di soluzioni sempre più performanti non solo sotto il profilo del transfer rate.
Come ha infatti sottolineato
Ivan Tonon, Country Manager di Netgear Italia... “Il tema dell’incremento della velocità massima era di attualità otto anni fa quando è stato presentato lo standard 802.11ac, rinominato oggi WiFi 5. In quel caso infatti lo scopo era quello di migliorare la velocità rispetto al precedente 'standard n'. Con l’ac è stato poi risolto anche il problema della copertura, grazie infatti alle soluzioni Mesh basta aggiungere dei nodi per servire delle aree sempre più estese. Il problema fondamentale di oggi è invece quello relativo all’incremento esponenziale dei dispositivi connessi. Non abbiamo solo il PC, lo smartphone e il tablet ma qualsiasi oggetto può essere connesso. In questo caso lo 'standard ac' entra in crisi poiché non è stato progettato per gestire un numero così elevato di apparecchi”.
Ed è proprio nell’ottica di ottimizzare la velocità in presenza di molti device che è stato progettato il nuovo WiFi 6. Questo standard offre un incremento del throughput dovuto a un migliore sistema di impacchettamento dei dati e risulta decisamente più efficiente rispetto al precedente con un numero elevato di client poiché è in grado di colloquiare in modo indipendente con ogni dispositivo della rete.
Facendo un paragone automobilistico Tonon ha sottolineato che “Il router potrebbe diventare il collo di bottiglia della ‘autostrada’ verso Internet e quindi il nuovo standard deve migliorare la capacità di gestire molti dispositivi. Con il WiFi 6 quello che veramente cambia è il numero di stream disponibili. Sono state infatti incrementate le ‘corsie’ della nostra autostrada. All’aumentare del numero di dispositivi il divario tra il WiFi 5 e 6 aumenta. Con l’ac il router è in grado di parlare con tre client contemporaneamente ma deve attendere che tutti e tre rispondano prima di interrogare i successivi, mentre con il 6 la comunicazione avviene singolarmente e contemporaneamente. Quindi il client più vecchio che impiegherà più tempo a rispondere non rallenterà più l’intero sistema. In più aumenterà la durata delle batterie dei device connessi grazie ad un minor tempo di comunicazione”.
Ora
Netgear, marchio storico nel mondo delle reti, ha completato la propria
famiglia Nighthawk di router WiFi 6 inaugurata da pochi mesi con il
nuovo AX4. Si tratta di
un modello SoHo in grado di coprire una palazzina di medie dimensioni dove operano 20-30 device grazie ai 4 stream 3Gbps (2x2+2x2) e il microprocessore dual core interno. È già disponibile ad un prezzo utente finale di 199 euro.Ricordiamo che famiglia Nighthawk comprende anche il modello AX8, un dispositivo con 8 stream 6Gbps in grado di gestire 30-50 client, e il modello AX12 in versione a due o tre bande. Quest’ultimo modello offre 12 stream 6Gbps, quattro porte Gigabit e una 2.5 Multi Giga Ethernet per una LAN/WAN cablata ad alta velocità.
Netgear riafferma la sua completa
vocazione al canale, oggi commercializza i propri prodotti attraverso i distributori ufficiali Asit, Brevi, Cometa, Computer Gross, Datamatica, Esprinet, Fiore, Folceda, Ingram Micro, Runner e Tech Data.