Digital Workspace, a cosa serve e come si costruisce, le regole base

Digital Workspace cos’è, a cosa serve e perché oggi tutti ne parlano. Il primo contributo Video, dopo il debutto social ed editoriale, della rubrica esclusiva #VMDigitalWorkspace sviluppata in collaborazione con VMware e Computer Gross. Il racconto multimediale di un mondo che cambia. Qui Michele Apa di VMware ci spiega innanzitutto il Digital Workspace cos'è e illustra le regole base per costruirlo

Autore: Marco Maria Lorusso

Digital Workspacecos’è, perché è diverso dal Digital workplace, perché tutti ne parlano ma, soprattutto, quali sono le regole base per costruire, davvero, la rivoluzione del lavoro ovunque e comunque.
Sfida accettata, in occasione del primo contributo Video, dopo il debutto social ed editoriale, della rubrica esclusiva #VMDigitalWorkspace(sviluppata in collaborazione con VMware, Computer Gross e Franz Russo)
Michele Apa, SE Manager Italy South at VMware risponde, passo passo, con un a mini guida senza precedenti. Una piccola grande bussola per provare ad orientarsi nella rivoluzione del lavoro agile, delle regole che lo alimentano, dei rischi. Dei vantaggi che ne possono derivare. 




Digital Worskspace non è Digital Workplace

«Quello che sta accadendo negli ultimi anni è una trasformazione radicale del concetto di luogo di lavoro. Prima si parlava di Digital Workplace. Si indicava cioè il nostro ufficio, il nostro tradizionale ambiente di lavoro, la scrivania, la sedia e tutto quell’ambiente solido che con il digitale subiva evoluzioni, accelerazioni, innovazioni ma, comunque rimanendo tale – racconta Apa - . Oggi invece siamo entrati nell’era del Digital Workspace in cui i confini perdono completamente di significato, consistenza e lo smart working diventa il motore di un ambiente lavorativo che si adatta a qualsiasi tipo di situazione e geografia (qui la guida per gestire ambienti eterogenei con il digital workspace».  

Digital Worskspace perchè tutti ne parlano?

«Non è una moda è un dato di fatto – spiega Apa -. Noi tutti ci siamo abituati a nuovi device, nuovi dispositivi che ci offrono possibilità di collegamento, connessione, lavoro senza precedenti. Ci siamo abituati a produrre ed essere produttivi grazie da applicazioni in cloud. Ci siamo abituati e ora chiediamo alle nostre aziende di garantirci, sempre, questo tipo di esperienza di utilizzo – racconta Apa - . Ed è qui la sfida, la vera ragione dell’interesse che il digital worskpace sta suscitando a ogni tipo di latitudine. Lavorare digitale, lavorare agile vuol dire lavorare per obiettivi, adottare una nuova filosofia che le imprese devono essere in grado di affrontare con le giuste regole, le giuste tecnologie e soprattutto la giusta sicurezza (qui la guida per evitare guai con la security e il Digital workspace).
Offrire flessibilità, scalabilità, agilità e, allo stesso tempo, avere il controllo, evitare guai con la security ed essere compliant con il GDPR, tanto per fare un esempio, è oggi la più grande sfida che una azienda si trova davanti. Una sfida non rimandabile perché tutte le nuove generazione hanno e avranno sempre più, nel proprio DNA, l’istinto naturale del digital workspace»
 

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