Nel 2019 il cloud varrà in Italia 18 miliardi di euro, il 25% in più rispetto al 2018 (fonte Idc).
Un’opportunità enorme che Ingram Micro si prepara a cogliere da tempo attraverso investimenti continui in competenze, piattaforme, programmi e prodotti. In Italia le ultime accelerazioni riguardano l’ingresso di
Paolo Filpa in qualità di Head of Cloud e l’importante ampliamento del portafoglio d’offerta con
l’introduzione delle prime soluzioni Symantec Csp (Cloud service provider) sul marketplace locale.
“Una piattaforma che in tutto il mondo raccoglie già 150 vendor e serve 47.000 rivenditori per oltre 3 milioni e mezzo di utenti. Un marketplace unico per tecnologia di base, sviluppata grazie a investimenti e acquisizioni tecnologiche continue, che hanno permesso di realizzare un motore cloud commerce esclusivo ed estremamente potente, CloudBlue, disponibile nella sua versione finale dal 2018” chiarisce
Jose Furst, Director Sales Cloud di Ingram Micro, che tra le società inglobate cita SoftCom (2013), SofCloudIT (2014), Odin (2015) e Mamasu (2016).
Paolo Fllpa, Head of Cloud di Ingram Micro Italia In Italia il cloud marketplace di Ingram Micro è attivo dal 2015 e con l’ingresso di Symantec conta oggi sette vendor complessivamente, tra cui Microsoft, Cisco, Dropbox e BitTitan.
“Nel cloud siamo ancora un Paese emergente, su cui però Ingram Micro ha deciso di investire in modo consistente per le enormi opportunità che si stanno aprendo. Una di queste è legata soprattutto all’ambito della sicurezza, un’area strategica quando si parla di as a service” chiarisce Filpa, spiegando l’intenzione di mettere a punto
un marketplace locale sempre più ricco per permettere un efficace cross selling tra vendor.
Symantec Csp, per garantire un cloud finalmente sereno
“Il cloud è un’architettura flessibile, che genera nuove problematiche di security, legate soprattutto alla sua ampia superficie d’attacco. I dati sono ovunque e la forza lavoro può accedere a queste informazioni in mobilità, utilizzando qualsiasi tipo strumento, anche personale. Parallelamente i budget It delle organizzazioni si stanno riducendo e mancano skill interni per affrontare le nuove problematiche” afferma
Michele Papa, Channel and Distribution Sales Lead di Symantec Italia, spiegando come il modello Csp offra la possibilità di rendere il cloud molto più sereno per tutti. Le radici della proposta Symantec affondano in un’offerta attentamente costruita da quella che è oggi la più grande azienda di cybersecurity al mondo per capitalizzazione (grazie all’acquisizione di Bluecoat avvenuta nel 2016) con la più ampia Global intelligence network disponibile (data dalla somma dell’intelligence di Symantec con quella di Bluecoat e Norton, la componente consumer del suo portafoglio). Impressionanti i numeri che può vantare:
oltre 5 miliardi di dollari di fatturato nel 2018, più di 2.100 brevetti depositati, 3.500 dipendenti esclusivamente dedicati alla ricerca e sviluppo, oltre 175 milioni di endpoint (enterprise e consumer) protetti in tutto il mondo e 9 trilioni di punti di telemetria gestiti.Michele Papa, Channel and Sales Distribution Lead di Symantec Italia“Sul mercato ci sono da sempre due tipi di approcci alla sicurezza: quello a piattaforma e quello basato sulla logica del best of breed. Symantec li coniuga entrambi in un’offerta capace di coprire in modo integrato tutte le discipline di security. Un’offerta completa che punta strategicamente al cloud, facendo trovare sulla nuvola una rispondenza ormai quasi completa di tutti i nostri prodotti on premises” chiarisce Papa, ricordando come tutti i
nuovi rilasci di Symantec siano oggi ‘cloud first’ e beneficino della forte integrazione tra soluzioni e i servizi.
Tra il 30 e il 40% l’attuale contributo della componente cloud sulle revenue italiane del vendor, che a livello locale vede importanti spazi di crescita, soprattutto con l’abilitazione di nuovi modelli distributivi.
Da qui l’accordo con Ingram Micro e l’inserimento di Symantec Endpoint Protection Cloud ed Endpoint Protection Mobile all’interno del marketplace del distributore per consentirne l’erogazione in modalità Csp. “Oggi Ingram Micro è l’unico distributore in Italia con questo tipo di contratto, l’unico Secure One Distributor che vedrà progressivamente estendere la nostra offerta secondo una precisa roadmap” spiega Papa, convinto che per il canale sia proprio questo il momento giusto per abbracciare il cloud.
“Le aziende stanno accelerando e i player stanno facendo sempre più investimenti nel cloud. Spesso chi frena è il canale - interviene Filpa -.
Le sue difficoltà sono legate soprattutto all’impatto finanziario dei canoni ricorrenti, un modello d business gestibile con tecniche che siamo pronti a spiegare in dettaglio a tutti i rivenditori”.
Due, secondo l’Head of Cloud di Ingram Micro Italia, gli anni richiesti per gestire una transizione di successo al nuovo modello, che per essere abbracciato al meglio obbliga i dealer a una priorità tecnologica su tutte: la sicurezza, un tema capace di aiutarli a vincere qualsiasi resistenza da parte del mercato.