Parte la
Class Action contro Oracle, una delle più grandi società dell
'Information Technology, accusata da oltre
4.200 lavoratrici Oracle di discriminare le donne, pagandole sistematicamente meno:
in media 13 mila dollari all'anno rispetto ai colleghi uomini che svolgono mansioni simili.
Secondo l'accusa dall'analisi delle buste paga appare evidente "un livello straordinariamente alto" di differenze: le donne, a parità di lavoro, hanno in media il 3,8% in meno nello stipendio base, il 13,2% meno in bonus e il 33,1% in azioni.
La Class Action arriva mentre le aziende hi-tech sono finite sotto la lente di ingrandimento per discriminazioni di genere e di razza, comprese le molestie, l'ineguaglianza salariale e i pregiudizi nei luoghi di lavoro. La vicenda di Oracle rievoca le controversie contro Google, anch'essa finita nel mirino per discriminazioni salariali.