Al di là dei
numerosi annunci, Hp Discover 2014 è stata l’occasione per fare il punto sull’evoluzione della società, a 75 anni dalla fondazione.
Il compito è toccato all’amministratore delegato
Meg Whitman, che ha inizialmente ricordato come
Bill Hewlett e Dave Packard avessero creato in un garage di Palo Alto dei sistemi di misurazione elettronica e oscillatori audio per analizzare e migliorare la qualità del suono analogico. I primi dispositivi furono acquistati dalla Disney per la produzione di “
Fantasia”.
Memorie del passato a parte, la Whitman ha rimarcato i quattro grandi assi sui quali Hp sta costruendo quello che ha battezzato “
Nuovo stile del’It”, ovvero il
cloud, i
big data, la
mobilità e la
cybersecurity. Il cambiamento sta iniziando a portare i primi frutti, se non altro perché il primo trimestre 2014 ha portato a una crescita degli utili netti del 18% (1,3 miliardi di dollari) su un giro d’affari di 27,3 miliardi di dollari, in calo però dell’1%. Anche il valore dell’azione recentemente ha oscillato fra i 33 e i 24 dollari, dopo aver toccato il minimo di poco più di 20 dollari nell’agosto scorso.
Il cloud rappresenta uno degli assi portanti del cambiamento e
OpenStack ne è uno dei fondamenti tecnologici, tant’è che Hp sta avviando un piano di apertura di venti data center nel mondo entro i prossimi diciotto mesi, ma ce ne sono oltre ottanta in ventisette paesi pronti ad accogliere i servizi cloud della società.
La Whitman ha rivendicato i risultati fin qui ottenuti, sottolineando di essere “
fiera di poter affermare di aver ritrovato una base solida per i futuri sviluppi dell’azienda”. Questo andamento non è stato o sarà senza prezzo, però, visto che quando la manager ha assunto l’incarico, nel 2011, i dipendenti erano 350mila, mentre ora, dopo l’ultima tornata di
licenziamenti annunciati, il numero è sceso a 272mila.