Una forte vocazione ‘customer centric’ non solo per quanto riguarda i clienti, ma anche i partner e i dipendenti. Questo il tratto distintivo di Citrix, impegnata a mettere al centro i ‘clienti’ anche nell’impostazione delle sue soluzioni, nel licencing e nel modello di sviluppo. “Da anni ormai parliamo del future of work e delle sue possibili evoluzioni, dando il massimo per mettere a punto soluzioni in grado di rappresentare le migliori risposte ai problemi delle persone” afferma
Mario Derba, Area Vice president Western Europe dell’azienda, che in tema workspace realizza oggi il 60% del fatturato.
Tre i miliardi di dollari investiti negli ultimi due anni in sviluppi tecnologici e acquisizioni per mettere a punto una piattaforma aperta e sicura, capace di semplificare quella complessità operativa che le aziende si trovano ad affrontare a causa della molteplicità dei dispositivi e delle infrastrutture utilizzate.
Un perimetro protetto all’interno del quale collaborare, utilizzando qualunque applicativo e device, indipendentemente dall’uso di logiche on premises o cloud.
Mario Derba, Area Vice president Western Europe di Citrix“La logica alla base è quella di uno user centric computing, in cui l’attenzione è tutta rivolta a un end user da mettere nella condizione di poter accedere in qualunque momento ai propri dati e alle proprie applicazioni” spiega Derba, sottolineando come
la piattaforma Citrix sia anche in grado di aiutare gli utenti a organizzare il lavoro, fornendo assistenza nell’assegnazione delle priorità operative. Un Intelligent workspace che va dunque oltre il digital workspace grazie all’abilitazione di flussi di lavoro semplificati e a una gestione delle interazioni estremamente efficace. Ambito, quest’ultimo, a cui andrà a contribuire anche la recente acquisizione di Sapho attraverso la sua ricca dote di connettori capaci di sviluppare ulteriormente la componente di interazione assistita dell’offerta Citrix.
Obiettivo 2019, accelerare la crescita assieme al canaleSul secure digital workspace si concentrano
i più importanti obiettivi di crescita di Citrix per il 2019, un ambito che sta già registrando incrementi a doppia cifra anno dopo anno, ma che secondo Derba può arrivare a esprimere un potenziale ancora maggiore. “Dobbiamo alzare il livello dell’interlocutore, portando il tema all’attenzione dei C-Level. Sono loro, infatti, ad essere maggiormente interessati a semplificare il lavoro della workforce aziendale” puntualizza l’Area Vice president, che evidenzia due ulteriori priorità a supporto della crescita di Citrix: spingere la transizione verso il cloude fare leva sulla fruizione as a service delle sue soluzioni in combinazione con i maggiori hyperscaler (Microsoft, Aws. Google, Ibm).
A declinare la strategia di crescita a livello italiano è stato chiamato dal 1 ottobre scorso Andrea Dossena, country manager di una filiale che da anni registra già un andamento particolarmente positivo.
“Per noi, i nostri partner e i loro clienti si profila oggi una grande opportunità, che nasce dalla possibilità di mettere a fattor comune una modalità diversa di utilizzare la tecnologia da mettere a completo servizio della forza lavoro” afferma Dossena, sottolineando l’intenzione di voler crescere a livello locale soprattutto nelle grandi aziende, ma non solo
. L’obiettivo è trasformarsi da fornitore di soluzioni per problemi specifici a fornitore che abilita i grandi clienti a usare la tecnologia in modo più produttivo e sicuro, rendendo il posto di lavoro più agile e piacevole, con impatti che vanno al di là del tangibile e del misurabile. “
Tutto questo non lo faremo da soli. Siamo piccoli e necessitiamo di partner in grado di trasformare la nostra idea in realtà. In particolare, per il mondo enterprise serviranno partnership adeguate e investiremo, quindi, in alleanze con grandi realtà della global system integration” spiega il country manager.
Andrea Dossena, country manager di CitrixPer indirizzare il mercato Smb, Citrix è invece pronta a sviluppare l’ecosistema CSP Motion (Citrix Service Provider), investendo sia sulle risorse della filiale italiana sia sull’abilitazione dei partner in modo da arricchire la loro offering e creare go to market attrattive per i loro clienti. Grande l’impegno anche nell’estensione dell’ecosistema per migliorare dal punto di vista qualitativo e quantitativo la copertura del territorio in modo da poter garantire un partner qualificato ad ogni cliente.
“La competenza rappresenta per noi un pilastro portante. Per questo ci stiamo sempre più impegnando nella formazione del canale e nella creazione di un go to market su misura: abbiamo, infatti, la capacità di parlare con ogni partner, aiutandoli a preparare piani che indirizzino al meglio i loro clienti. Facciamo tutto questo sfruttando una presenza territoriale di Citrix sempre più capillare grazie a un numero di risorse field raddoppiate negli ultimi due anni, ma che andremo comunque a potenziare ulteriormente” sottolinea Dossena, ricordando l’impostazione completamente channel driven dell’azienda e l’impegno formativo di Citrix nello sviluppo di talenti a partire dallo stesso mondo universitario e delle startup.