La Trasformazione Digitale è diventata realtà al
Dell Technologies Forum di quest’anno, la prima edizione in cui i sette brand del vendor si sono presentati uniti nel segno dell’innovazione. Oltre 1.500 i partecipanti dell’evento, organizzato per mostrare come la tecnologia di Rsa, Virtustream, Dell EMC, Dell, Vmware, Pivotal e Secureworks abbia già concretizzato gli obiettivi di digitalizzazione di moltissime aziende italiane.
Nel loro discorso di apertura i due
Vice President & General Manager di Dell EMC Italia, Marco Fanizzi e Filippo Ligresti, hanno più volte sottolineato gli importanti investimenti stanziati ogni anno in Ricerca e Sviluppo, un’attività instancabile che a livello globale assorbe circa 4 miliardi e mezzo di dollari e punta ad aggiungere sempre più valore a un’offerta oggi in grado di abbracciare dall’edge al data center fino al cloud.
“Parallelamente stiamo destinando importanti quote di budget allo sviluppo delle competenze, nostre e dei nostri partner, con l’obiettivo di scaricare a terra innovazione in modo sempre più efficace” ha chiarito Fanizzi, sottolineando la grande capacità dimostrata da Dell EMC nell’affiancare ogni cliente nel suo percorso di Trasformazione Digitale.
Un futuro fatto di Iot e Intelligenza Artificiale“Oggi in Italia la domanda di innovazione si sta concentrando soprattutto in due aree specifiche: la modernizzazione dei data center e lo svecchiamento degli ambienti di produzione, sia nella grande sia nella piccola impresa” ha affermato Ligresti, spiegando come
la digitalizzazione rappresenti davvero un’occasione formidabile per l’ ottimizzazione dei processi produttivi aziendali e offra la possibilità di approcciare i clienti in modo molto più sartoriale attraverso una loro migliore profilazione.
In questo scenario
l’Iot rappresenta senza dubbio un’importante leva strategica da sfruttare, soprattutto in un Paese come l’Italia, caratterizzato da una forte vocazione manifatturiera. Non a caso l’Iot è già una realtà in molte aziende italiane, come ha puntualizzato Fanizzi, ricordando che nel nostro Paese, tra il 2017 e il 2018, c’è addirittura stato il sorpasso dei device non afferenti a persone reali rispetto a quelli utilizzati dai singoli individui.
“Nel mondo del lavoro IoT, Intelligenza Artificiale, robotica e automazione avranno un impatto sempre più determinante e non potranno che portare cambiamenti favorevoli a un Paese come il nostro a forte vocazione artigianale e grande capacità creativa, caratterizzato da una manifattura di alta qualità – ha commentato -
. In questo senso, è decisamente positiva la notizia dell’assegnazione della gara per il 5G indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico: la maggior ampiezza di banda sarà, infatti, un vero e proprio volano per tutte le tecnologie legate alla trasformazione digitale, che necessitano di alta velocità di trasmissione di grandi volumi di dati e di edge computing”. Naturalmente, ha aggiunto Ligresti, tutto questo non può che viaggiare di pari passo
“con investimenti sui giovani e per la creazione di nuove competenze: occorre supportare, infatti, l’adeguamento ‘accelerato’ e formulare un piano di re-skilling dei lavoratori di oggi, che indirizzi il significativo gap di competenze tecnologiche dell’attuale forza lavoro. E qui è lo Stato che deve farsi parte attiva del processo”.Patricia Florissi, Vice President & CTO di Dell EMCLa realtà del ‘multiverse’Ospite d’eccezione della tappa milanese del Dell Technologies Forum è stata
Patricia Florissi, Vice President & CTO di Dell EMC, chiamata a illustrare la visione tecnologica del vendor.
“Oggi siamo nel pieno dell’era ‘multiverse’, un termine nato dall’unione di due parole, ‘multiple’ e ‘universe’, e che indica come l’universo digitale e quello fisico siano ormai sempre più coincidenti. Come quello reale, anche l’universo digitale dispone di un centro che genera energia: il sole dei dati, un punto attorno a cui sono disposti i pianeti della monetizzazione, della sicurezza, della ricerca, della gestione, della governance e dell’analisi, mossi da forze tecnologiche che non possono essere assolutamente ignorate come l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning, il Deep Learning, la Realtà Aumentata e l’IoT” spiega la CTO, pronta a sottolineare
l’importante ruolo di un vendor come Dell EMC per permettere l’adozione su larga scala di tutte queste tecnologie. Tecnologie che devono sempre puntare a
un’innovazione sostenibile: anche per questo il Forum di quest’anno ha lanciato, in collaborazione con Codemotion, l’Hackaton “Muoviti Sostenibile”. L’iniziativa, rivolta a ingegneri, developer, designer, esperti di digital marketing, maker e studenti, ha voluto incentivare lo sviluppo di soluzioni capaci di promuovere stili di vita più responsabili. A vincere il contest è stato un progetto molto innovativo, pensato per facilitare la ricarica delle auto elettriche e rendere più sostenibile la mobilità cittadina e non.
Il team vincitorie dell’Hackaton “Muoviti Sostenibile”Trasformazione Digitale: a che punto siamo in Italia?In Italia sempre più medie e grandi aziende sono orientate a investire in digitalizzazione. Questo il trend emerso dal
Dell Technologies Digital Transformation Index, un’analisi realizzata in collaborazione con Intel per stabilire lo stato dell’arte della trasformazione digitale in diversi Paesi al mondo.
Per quanto riguarda l’Italia uno dei dati più interessanti è l’intenzione dichiarata da parte del 52% delle aziende medio-grandi di investire in Intelligenza Artificiale entro i prossimi tre anni. Una percentuale doppia rispetto al 2016, quando la propensione si era fermata al 24,5%.
Forte anche il dato relativo agli investimenti in cybersecurity, ambito su cui il 71% delle aziende italiane medio-grandi conta di concentrare parte del budget It nel prossimo triennio per riuscire a proteggersi da attacchi informatici e minacce esterne.
La fotografia scattata al mercato di oggi ha evidenziato come nel nostro Paese ci sia ancora molto da fare:
solo il 10% delle imprese medio-grandi, infatti, può essere definito “leader digitale”. In generale, comunque, si registra un diffuso ottimismo per il futuro. Solamente il 17% delle organizzazioni italiane pensa che da qui a cinque anni non riuscirà a soddisfare la domanda di clienti sempre più evoluti, mentre solo il 18% crede che la propria azienda rimarrà indietro, vittima di una trasformazione digitale mancata.
Detto ciò, sul mercato nostrano
persistono comunque importanti ostacoli alla digitalizzazione delle imprese. La mancanza di collaborazione e di una cultura digitale d’impresa (28%), l’assenza di una strategia e di una visione digitale coerente (13%), la presenza di un ambiente informatico ancora frammentato (13%) continuano a rappresentare importanti barriere. Per porvi rimedio, il 50% delle aziende italiane sta comunque implementando alcune azioni concrete, soprattutto per riuscire a ridurre il gap di competenze dei dipendenti sul tema della digitalizzazione.