L’ottava generazione di microprocessori Intel, conosciuta con il nome in codice Coffee Lake, ha visto la luce lo scorso anno con una serie di annunci per il mobile e per il desktop. Si tratta di CPU che sfruttano il processo produttivo a 14 nanometri ottimizzato e che inaugurano l’architettura a 6 core.
In questo mese Intel ha presentato nuovi chip sia per il gaming, sia per l’utente mainstream e per i portatili di nuova generazione.
Durante la presentazione,
Andrea Toigo, Technical Lead di Intel, ha ricordato che nel mese di agosto dello scorso anno è stata inaugurata la Serie U, l’ottava generazione di processori per il mondo mobile ed a ottobre l'azienda ha lanciato i chip della serie K con il primo modello a 6 core mainstream mentre a gennaio 2018, durante il CES, sono state annuciate le innovative soluzioni dotate di grafica Radeon integrata.
"Ora parliamo della nuova famiglia H ad alte prestazioni per i portatili e dei nuovi processori mainstream dotati di grafica Iris Plus integrata”, evidenzia Toigo.
Partendo dal segmento mobile high end, i modelli più significativi sono il Core i9-8950HK e lo Xeon E-2186M. Sono processori dotati entrambi di 6 core/12 thread, Smart Cache da 12 MB, doppio canale di memoria e sono in grado di raggiungere la frequenza di 4,8 GHz grazie alla nuova tecnologia Thermal Velocity Boost.
Oltre a questi Intel ha annunciato i processore Core i-7 8850H e 8750H sempre con 6 core/12 thread ma con 9 MB di cache, e i Core i5 8400H e 8300H con 4 core/8 thread.
In termini di prestazioni il Core i-9 risulta più veloce di circa il 29% rispetto a un i7 della generazione precedente (i7 guadagna l’88% su un processore di tre anni fa).
La nuova serie U, composta da quattro chip, si rivolge invece al segmento mobile mainstream. Si tratta di microprocessori dotati di grafica Iris Plus integrata in grado di gestire la nuova tecnologia Optane che incrementa le performance dei dischi magnetici.
“Una delle tecnologie che avevamo introdotto lo scorso anno sui computer desktop è l’Optane Memory, tecnologia che ora viene inserita anche nei computer portatili”, ha sottolineato Andrea Toigo. “Optane è un nuovo tipo di memoria ad altissima velocità e latenza, sviluppata congiuntamente con Micron. Intel la adotta in varie tipologie di prodotti come i classici SSD con connettività PCI Express. Nei computer viene utilizzata come cache tra la CPU e il sottosistema a disco poiché il collo di bottiglia che penalizza le prestazioni di un personal computer attuale è l’accesso ai dati. Aggiungendo Optane a un PC con disco magnetico si dimezza il tempo per l’apertura di un’applicazione e il boot del sistema operativo. Alcuni giochi risultano poi quattro o cinque volte più veloci, mentre con file multimediali di grosse dimensioni si triplicano le prestazioni. Per distinguere gli elaboratori che adottano Optane abbiamo creato un logo blu con la sigla del processore che termina con il segno più”.
Non potevano poi mancare dei modelli per il desktop che si distinguono in primo luogo per il TDP. A partire dai i5-8600/8500 (6 core) e i3-8300 (4 core) che consumano infatti 65/62 W, mentre la famiglia T dissipa solo 35 W. Quest’ultima è composta da sei chip compatibili con Optane che si differenziano per il numero di core/thread e per il clock. Si parte infatti con l’i7-8700T da 2,4 GHz dotato di 6 core/12 thread, per arrivare all’i3-8100T con 4 core che lavorano a 3,1 GHz. Per gestire questi processori è necessario utilizzare i nuovi chipset della serie 300 (H370, H310, Q370 e B360) che offrono audio migliorato, wireless-AC integrato con un throughput di 1,733 Mbps e USB 3.1 Gen 2.