C’è
Gianfranco Lanci,
Presidente e Coo di Lenovo, sul palco della plenaria a Venezia all
’edizione 2017 di Canalys Channels Forum. E’ un momento positivo per l’azienda che proprio in quei giorni ha celebrato i
25 anni dei ThinkPad, la sua
gamma di laptop più rappresentativa nel mondo business, un quarto di secolo di innovazione nel design e nell'ingegnerizzazione dei PC che per l’occasione ha lanciato l’
edizione speciale ThinkPad Anniversary Edition 25, una rivisitazione in chiave moderna del design classico con alcune caratteristiche “retro”, diventate poi iconiche, come la tastiera retroilluminata ThinkPad Classic a 7 file di tasti, i pulsanti dedicati alla regolazione del volume, diversi LED di stato e un logo multicolore.
Progettato da Richard Sapper e ingegnerizzato in Giappone presso gli Yamato Labs,
il ThinkPad 700C originale era stato annunciato il 5 ottobre 1992. Ispirato al 'bentō box', i tradizionali vassoi con coperchio che i giapponesi utilizzano per servire i pasti, il ThinkPad 700C è stato il primo passo di un lungo viaggio di successi. Con
130 milioni di unità vendute da allora, il ThinkPad è diventato un'icona nel settore IT.
Dal modello 700C fino all’ultimo arrivato della serie X1 ha contribuito alla trasformazione digitale delle aziende e team di ingegneri che lavora alacremente agli sviluppi futuri immagina un futuro dove
ThinkPad continua a creare nuovi segmenti e arricchire ulteriormente l’esperienza d’uso dei clienti: “
Il ThinkPad ha contribuito a rivoluzionare il modo di lavorare. Business, istruzione, sanità, supply chain e finanza sono solo alcuni dei segmenti che sono stati trasformati dal mobile computing negli ultimi venticinque anni”, ha sottolineato
Gianfranco Lanci, Presidente e Coo di Lenovo. “Ma anche i prossimi venticinque anni saranno per le nuove generazioni un'opportunità per scoprire il ThinkPad e le sue caratteristiche leggendarie. Finché i clienti avranno esigenze particolari e difficili da risolvere, ci sarà sempre un ThinkPad ad aiutarli”. Gianfranco Lanci, Presidente e Coo di LenovoLanci parla di un
momento stimolante per la tecnologia, caratterizzato da innovazioni molto interessanti: evoluzioni che interessano il
workplace e la workforce in un
mondo sempre più connesso e alway on, dove i confini tra consumer ed enterprise si intersecano e contaminano, dove gli spazi da chiusi si aprono e diventano sempre più collaborativi e partecipativi;
“Il digitale permea la nostra proposta per ‘un’intelligent transformation’ in cui il personal computing resta centrale ma estende i confini verso IoT, Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata, tutti fenomeni che mettono al centro i dati da cui trarre intelligenza. Un mondo che non può prescindere dai
partner, strategici ad ogni livello:
‘Il 94% del nostro business a livello Emea passa dal canale”. I partner nel Dna aziendale“
Ancora una volta anche qui a Canalys emerge e si consolida il fatto che Lenovo è l’azienda più orientata al canale nel nostro settore”, sostiene
Emanuele Baldi, Country General Manager e AD di Lenovo Italia, incontrato nella cornice veneziana: “
Come ha sottolineato Gianfranco Lanci è un commitment scritto nella storia aziendale, mai avuto tentennamenti in questo senso. Il mercato va in questa direzione e noi siamo decisamente più avanti degli altri”. Un modello vincente che non cambia:
“Il go to market rimane invariato anche guardando alle innovazioni tecnologiche. La nostra azienda oggi fornisce soluzioni complete – dallo smartphone fino al server dove in mezzo ci sta tutto – e tutto evolverà e passerà da un modello di go-to-market indiretto. Per esempio, la realtà virtuale evolve rapidamente e con essa prodotti e ambiti di applicazioni fino ad oggi inimmaginabili, e ci aspettiamo che questi nuovi fenomeni aprano molte opportunità per il canale. E tutto ciò che Lenovo lancerà in futuro passerà sempre e comunque dai partner e sarà contemplato nei programmi dedicati al canale”.
Emanuele Baldi, Country General Manager e Ad di Lenovo ItaliaBaldi parla di un
‘mood’ positivo che sta spingendo verso una
maggiore conoscenza del brand a livello italiano con un’offerta a tutto tondo:
“L’end to end va digerito; non è un processo automatico e immediato ma tutte le novità che stiamo sfornando sul mercato vanno a rafforzare questa idea”.
Nonostante le performance del mercato IT in generale non siano ancora così brillanti
Baldi è ottimista:
“Mi aspetto un buon semestre per Lenovo – in chiusura a fine del prossimo marzo - in termini di mercato e un ottimo semestre in termini di risultati, per via della nuova line up consumer, dei nuovi prodotti AR/VR che arriveranno anche in Italia da dicembre/gennaio e perché la domanda asfittica del primo semestre è destinata a volgere al meglio. La nostra market share è in crescita quindi ci aspettiamo che il semestre in corso vada meglio del precedente. Si intenda: non è andato male ma Lenovo aspira a crescere di più”.
Baldi lancia
un messaggio ai partner italiani: “Mi sono reso conto che troppi partner italiani considerano Lenovo come una ‘second option’ e credo che sbaglino. Dovrebbe considerare in primis il modello di business del vendor a cui si rivolgono che deve necessariamente puntare ai partner, lavorare con loro, per loro e insieme a loro; non tutti i vendor adottano questo modello e quindi mi fa specie che ancora molti partner ci reputino la seconda scelta. La nostra sfida è quella di riuscire a trasferire al mercato questo commitment forte su di loro, un valore scritto nel nostro Dna e che devono cogliere come un vero valore aggiunto che Lenovo offre a loro per essere protagonisti insieme sul mercato”.
Lunga vita al data center
Da Canalys arrivano messaggi molto positivi anche per quel che concerne
il futuro del business data center, come sottolinea
Alessandro de Bartolo, Country Manager Data Center Group, Lenovo Italia:
“Il Ceo Steve Brazier ha detto infatti che almeno fino al 2020 il business del canale sarò rappresentato ancora per il 50% dalla componente hardware. Ne è una conferma il tema dell’edge computing che fa da filo conduttore di molti trend innovativi come cloud, IoT e analytics ed è ancora una volta un fenomeno che richiederà infrastruttura computazionale e di gestione del dato – se pur posizionata in modo differente rispetto al passato. E anche l’orientamento al data center software defined oggi molto in voga in realtà si realizza con un mix di hardware e software, un’ulteriore prova che quella intrapresa da Lenovo è la strada corretta”.Alessandro de Bartolo, Country Manager Data Center Group, Lenovo ItaliaUno spunto interessante che arriva da Canalys sottolineato da de Bartolo è relativo allo
sprone a lavorare con cloud provider: “
Ormai è solida la convinzione che il cloud sia sempre più ibrido quindi è necessario avere le giuste componenti on premise per dialogare e interagire con le componenti cloud pubbliche e il lavoro che Lenovo sta facendo proponendo soluzioni che si integrano con le piattaforme dei cloud provider va in questa direzione. Gli annunci del mondo ThinkAgile dello scorso luglio riguardano insistono proprio sulla componente on premise dell’infrastruttura cloud ibrida”. Tutti scenari in cui
il contributo dei partner risulta fondamentale: “Se il contributo del canale a livello Emea è di circa il 94% in ambito data center è ancora più alto”, conclude De Bartolo.