C’è uno scenario di
mercato dai confini illimitati, denso di
opportunità e
il canale è pronto a coglierle. Un
canale che cresce bene in Emea (nella prima metà del 2017 +4% nella distribuzione e +7%, fonte Canalys), sull’onda del buon andamento economico del vecchio continente.
Un
messaggio più che positivo quello passato da
Steve Brazier, President and Ceo, Canalys, in apertura della decima edizione di
Canalys Channels Forum 2017 Emea, nella suggestiva cornice tutta italiana della laguna di
Venezia:“Vogliamo fugare tutti i dubbi sollevati negli anni scorsi:
oggi il canale c’è e risponde alla chiamata della trasformazione in atto”, afferma Brazier.
E’ un momento di networking intenso quello che caratterizza la
due giorni veneziana per i circa 1.000 partecipanti: vendor e
operatori di canale - distributori, reseller, system integrator, service provider - … desiderosi di conoscere i percorsi innovativi del futuro disegnati dall’analista di mercato, che ne studia le dinamiche portanti, e dai vendor che le fanno proprie e tracciano per primi i passi da compiere e seguire.
La tecnologia esce dal guscioOggi la
tecnologia si libera
dal ruolo tattico attribuitole per anni per vestirne uno
più strategico, abilitante il business:
“La tecnologia cambia le industrie in modo veloce, è pervasiva, impatta su tutto e apre a nuovi scenari fino ad oggi inimmaginabili, creando nuovi standard industriali”, enfatizza.
Steve Brazier, Presidente and Ceo, Canalys Brazier cita alcuni esempi di applicazione: nel
retail (analisi del comportamento del cliente, pubblicità personalizzata, rotazione dello stock, programmi di fedeltà automatizzati,…), nel
manufacturing (robotica per accelerare la produzione, analytics applicata alla supply chain, compliance ambientale automatizzata, rilevamento dei guasti attraverso i sensori,…), nell’
education (benessere degli studenti, sicurezza contro il terrorismo, ottimizzazione degli ambienti,…) , nell’
healtcare (coordinamento delle medicine e dei vaccini, monitoraggio e tracciamento degli asset, consulenza virtuale, prevenzione delle infezioni, scansioni AI,…), nei
trasporti (veicoli autonomi, sicurezza e accessi, manutenzione dei veicoli, monitoraggio della flotta,…) nel
finance (prevenzione delle frodi, servizi virtuali, analisi della compliance,... ), nell
’agricoltura (ottimizzazione dell’irrigazione,sorveglianza con i droni, colture guidate dai sensori, …) e nel
Public Sector (smart cities, controllo e sicurezza del traffico, gestione dei rifiuti,…). Tutti settori merceologici in cui l’applicazione delle nuove tecnologie può trasformare e accelerare i processi:
un mondo di opportunità da cogliere per i partner. Intelligenza artificiale, IoT, machine learning, robotica, blockchain, digital signage sono alcuni dei
filoni tecnologici più innovativi per guidare questa trasformazione digitale.
Dall’edge computing al cloud. La sicurezza un mustOggi il computing si fa all
’edge e in
cloud: l’
edge computing passa da un’architettura IT distribuita con potenza di elaborazione decentralizzata, con tecnologie di mobile computing e IoT, in cui i dati vengono elaborati vicino alla fonte, dal dispositivo o da un computer o server locale, invece di essere trasmessi al data center. E se l’edge va alla periferia il
cloud prende sempre più piede. Non sostituisce l’on promise ma con esso si combina e integra. Se il modello di riferimento a tendere è quello ibrido,
il cloud pubblico si afferma e polarizza l’industria IT intorno ai tre big
Aws, Google Cloud Platform e Microsoft Azure. E qui si apre uno scenario di opportunità per coloro in grado di
sviluppare la capacità di gestire e integrare i servizi cloud. Cloud e una
mole di dati illimitata sono inoltre al centro del business dei
Big seven: Amazon, Microsoft, Google, Facebook, Alibaba, Tencet, Baidu. Tutti mondi in cui la
sicurezza diventa fattore sempre più critico. Una sicurezza trasversale, pervasiva, parte della strategia IT: un’ulteriore opportunità per il canale IT oggi e nel futuro. Alle prese anche con l’imminente arrivo del Gdpr.
Le dinamiche del software e la riscossa dell’hardware Il
Software as a service è il modello a cui guardare, volenti o nolenti. Cresce infatti la tendenza ad andare dall’on premise al Saas:
“Quest’anno il 50% di tutto il software sarà SaaS; si, è vero i margini sono ancora bassi, ma si va verso la differenziazione dell’offerta per le diverse industry e la customizzazione per rispondere alle necessità dei clienti. E in quest’ambito il ruolo dei system integrator diventa fondamentale”. Le metriche del business guardano quindi al modello della
‘subscrition’, non ancora metabolizzato da molti ma verso cui bisogna tendere.
L
’hardware da parte sua continua a rappresentare una
fonte di guadagno consistente per i partner di canale:
“Contribuirà per più del 50% del fatturato di oltre il 90% dei partner almeno fino al 2020
”. Un trend positivo per il canaleIn quello che si preannuncia essere in Europa Occidentale
il trimestre a maggior crescita per la tecnologia da 10 anni a questa parte, si respira un'aria di
ottimismo e positività. I numeri fanno ben sperare:
“Nel prossimo triennio i partner di canale registreranno crescite di almeno il 5%. E il 50% delle vendite cloud passerà da un modello two-tier, con la distribuzione chiamata a giocare un ruolo di guida verso i nuovi mondi”, conclude Brazier.
Tra le altre previsioni: quella che nel
2022 il 20% venderà o gestirà veicoli autonomi e che nel 2019 Microsoft lascerà il business Surface.
Le
opportunità che arrivano dal nuovo che avanza sembrano essere per molti versi illimitate; occorre però
essere pronti e veloci a coglierle, ascoltando e assecondando le necessità dei clienti. Il viaggio del futuro guidato dalla tecnologia è appena iniziato.