Marco D’Elia, Country Manager di Sophos Italia, commenta un
fiscal year che si è chiuso in maniera più che soddisfacente per la società di
sicurezza, nel mondo e in Italia.
Kris Hagerman, Chief Executive Officer di Sophos, dichiara:
“L’anno fiscale appena concluso è stato l’ennesimo anno positivo per Sophos; abbiamo compiuto notevoli passi avanti nei confronti dei nostri obiettivi strategici e abbiamo ottenuto performance finanziarie e operative al di sopra delle nostre aspettative. Abbiamo diversificato la nostra strategia con lo scopo di fornire soluzioni di cyber-sicurezza che siano efficaci, semplici e innovative per le imprese mid-market, attraverso la sicurezza sincronizzata di network ed end-user, in partnership con il nostro canale. Il trend positivo, motore di questa crescita, si è manifestato in tutti i paesi più importanti e per tutti i prodotti, e risultati positivi si sono registrati sia per nuovi clienti che per rinnovi. Abbiamo rilasciato previsioni a medio termine a testimonianza della fiducia che riponiamo in una crescita sostenibile sia per il fatturato che per la profittabilità nel lungo periodo”.
Marco D’Elia, Country Manager di Sophos Italia
E i
dati principali vengono forniti da D’Elia: “Gli obiettivi sottesi alla nostra vision resa nota cinque anni fa sono vicini al raggiungimento con il prossimo anno fiscale, ma altri progetti sono in lavorazione – con crescita interna e per linee esterne – a ll’interno della nostra strategia di ‘sicurezza sincronizzata’. I KPI di gruppo a livello mondiale sono positivi con una crescita per l’azienda superiore di tre volte a quella del mercato. Il merito è di una duplice efficienza aziendale: l’approccio al mercato mid-market e l’approccio di canale.Ancora meglio in Italia dove la crescita è di quattro volte superiore a quella del mercato nostrano della sicurezza. Ancora una volta a premiare la società sono il mid-market (50% del valore) e l’efficacia con cui lavora il modello canale con una crescita sia dei nuovi clienti sia dell’upselling su quelli esistenti”.
Tecnologia, controllo cloud e acquisizioniAlla base di un
fatturato che si sta suddividendo quasi equamente tra soluzioni per endpoint e quelle per il networking, ci sono due ritrovati tecnologici: uno afferente al
cloud come piattaforma di sicurezza (Sophos Central) e l’altro alla
soluzione Intercept X di protezione di nuova generazione contro gli exploit. Il fatturato
cloud è balzato al 20% del totale italiano. Puntualizza D’Elia: ”
Sophos Central e Intercept X ‘sono’ il contenuto del prossimo fiscal year, perché sono il nucleo della nostra soluzione di sicurezza sincronizzata. In particolare Sophos Central è il contributo di ‘intelligenza’ alla sicurezza”. E ancor di più con quanto sta bollendo in pentola per la fine di quest’anno di calendario, dopo l’
acquisizione della americana Invincea. Con essa l’
Advanced Machine Learning si aggiunge al portfolio di soluzioni di sicurezza per l’endpoint di ultima generazione.
La tecnologia di Invincea sarà integrata con le soluzioni di ultima generazione di Sophos disponibili attraverso la piattaforma di gestione della sicurezza sincronizzata Sophos Central. Il portfolio per la sicurezza dell’endpoint della società acquisita è pensato per rilevare e prevenire gli attacchi malware sconosciuti grazie ai suoi algoritmi brevettati per il deep learning di reti neurali. La soluzione di punta di Invincea è
X by Invincea che sfrutta un’avanzata conoscenza delle reti neurali e il monitoraggio del comportamento per r
ilevare preventivamente malware sconosciuti e fermare gli attacchi prima che possano causare danni.
Con una forte presenza nell’ambito
finanziario e sanitario nonché in quello
governativo statunitense, Invincea è stata utilizzata dai network più presi di mira nel mondo. Sophos punterà a
integrare le capacità di analisi e di apprendimento della soluzione di Invincea con la capacità di Sophos Central che si offre in modalità diverse al servizio dei partner e degli amministratori di sistema ‘con viste e mappature diverse delle informazioni che servono ai due tipi specifici di utenza’. Il tutto rientra in un progetto che avrà il suo sbocco di prodotto finito entro quest’anno e porta il nome di
‘progetto MI6’. Con il coinvolgimento di Intercept X si creerà un sistema che ha avrà acquisito e si sarà ‘allenato’ su una base di
100 milioni di campioni di malware.
In parallelo
Sophos sta finalizzando un nuovo programma di canale che sarà reso noto dopo l’estate.