Il progetto della
nuova casa di Microsoft nel cuore della città di
Milano è partito due anni fa;
oggi Microsoft House è pronta, aperta all’ecosistema, flessibile e collaborativa, centro dell’innovazione.
Quella passata è stata
una settimana intensa per il team Microsoft, che ha deciso di
fare una serie di lanci della nuova sede in momenti distinti per
accogliere tutti gli elementi a cui la casa dell’innovazione si aprirà, condividendola, mostrandola e mettendola al servizio del sistema Paese.
Il l
ancio ufficiale è stato il 14 febbraio, a partire dai
partner; poi è stata la volta di
clienti enterprise, stampa, Cio, organizzazioni no profit, start up, studenti per arrivare al
consumer nel week end: porte aperte a famiglie, ragazzi, e, in generale, al
grande pubblico chiamato a toccare con mano le ‘meraviglie’ di casa e a respirare l’
innovazione tecnologica.
Una
casa moderna, che è stata
pensata dal leadership team in collaborazione con altre figure aziendali dove “
nel biennio passato ciascuno ha assunto il ruolo di chief workplace transformation officer al fine di riconcepire il modo di lavorare con l’ecosistema", afferma il padrone di casa
Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, nel fare gli onori di casa e presentarla al pubblico:
“Da 31 anni abbiamo la responsabilità di portare innovazione in Italia; per questo è stato fondamentale capire come avere più impatto sul nostro Paese. Da qui l’idea di creare un luogo iconico e rappresentativo, in grado di assecondare il nuovo modo di lavorare, nella logica di smart working e smart home portati all’estremo, dove l’azienda può esprimere appieno e al meglio la capacità di guidare la trasformazione digitale dell’ecosistema – persone e organizzazioni, una vetrina di innovazione per avere maggiore impatto sul Paese”. Paola Cavallero, Direttore Marketing & Operation e Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia al lancio di Microsoft HouseMicrosoft House – che ha richiesto u
n investimento pari a 10 milioni di euro per il contesto e altrettanti ne richiederà annualmente per le spese e l’indotto-
"si basa sul concetto di uscire da un luogo chiuso – rompendo l’idea di un dentro e un fuori che a volte può essere un po’ respingente – per favorire un flusso costante di persone all’interno e all’esterno per e con la città, e favorire quel concetto di open innovation tanto caro a Microsoft". Un concetto di
apertura che – secondo Microsoft – trova espressione nel
primo edificio italiano progettato da Herzog & De Meuron, affiancandosi a quello della
Fondazione Feltrinelli, in
viale Pasubio 21 a Milano in zona Porta Volta. “Un connubio tra tradizione e cultura da una parte e innovazione digitale dall’altra dove rigore, semplicità di spazi e misure, ritmo e bellezza dell'edificio rispondono alla tradizione lombarda”, dichiara Purassanta.
Aperta, flessibile, collaborativa e votata all’innovazioneCome illustra Purassanta, sono
quattro i principi operativi su cui poggia la nuova sede per l’ecosistema:
Apertura – n
on più una spazio chiuso ma aperto a tutti. Anche la struttura a vetri esalta questo concetto: “
Si può vedere da dentro e da fuori, giorno e sera cosa succede all’interno e all’esterno del building”;
Flessibilità: tutti gli spazi sono concepiti per essere riconfigurabili molto velocemente e a seconda delle necessità, per accogliere persone su formati diversi, il massimo dell’utilizzo per lavorare con l’ecosistema;
Collaborazione: l’utilizzo dello spazio interno è stato riconcepito in base a come si collabora con l’ecosistema esterno;
Innovazione: è l’obiettivo finale del tutto:
“Siamo convinti che l’innovazione non si fa più solo nei la laboratori ma concependola e sviluppandola con gli altri”.
La Digital Transformation così come pensata da Microsoft poggia su alcuni concetti:
“La tecnologia deve essere utilizzata per migliorare l’ecosistema, favorire quindi la crescita sociale, del business e delle persone. Serve a cambiare prodotti e servizi, a trasformare la relazione con i clienti e consumatori, ma anche il modo di lavorare e a modificare i processi”. Per impattare l’Italia facendo leva su questo flusso di innovazione
Microsoft con la nuova casa si è posta degli obiettivi ambiziosi; punta ad
accogliere nel 2017 oltre 200.000 visitatori, 10.000 clienti enterprise (fino ad oggi ne accoglieva circa 1.800 nella vecchia sede), 9.000 partner (vogliamo crescere attraverso di loro sempre a doppia cifra),
10 mila opportunità per le start up, organizzazione no profit, 4.000 studenti e 1.000 dirigenti scolastici, con l’obiettivo di mettere a loro disposizione gli asset digitali: tecnologie, competenze, momenti di formazione e occasioni di confronto.
Sei piani di Made in Italy per l'innovazioneE’
Paola Cavallero, Direttore Marketing & Operation di Microsoft Italia a illustrare nel dettaglio il building: “
Ci siamo innamorati di questo progetto anche perché rappresenta i valori di Microsoft. Un progetto che collega idealmente Porta Volta a Porta Garibaldi, ripercorrendo le vecchie mura che dividevano la città dal centro – il cuore storico di Milano della cultura e della storia con l’esterno – oggi nuovo centro di innovazione, talento ed energia”, afferma.
L’edificio, i cui
materiali, sistemi e arredi sono tutti rigorosamente ‘Made in Italy’ e con le
832 vetrate che guardano la città, si sviluppa in
sei piani fuori terra, di cui
tre dedicati alla città - clienti, consumatori e studenti, … - e la restante parte a dipendenti e collaboratori.
Il
piano terra ospita lo
Showroom, spazio dedicato al grande pubblico, realizzato in collaborazione con Intel, aperto sette giorni su sette per tutti coloro che vogliano sperimentare le tecnologie Microsoft e le soluzioni innovative dei suoi partner, oltre che per tutti gli appassionati di gaming, che troveranno un’area dedicata con postazioni Xbox e dispositivi Windows 10. Al centro dello Showroom sarà possibile, inoltre, rilassarsi e collegarsi liberamente ad Internet, nella zona Wi-Fi Lounge powered by Intel.
La
Digital Class è un ambiente multimediale dedicato al mondo Education, in cui studenti e docenti potranno scoprire e sperimentare le nuove frontiere dell'insegnamento mentre al primo piano si colloca i
l Microsoft Technology Center, un centro esperienziale progettato come luogo di condivisione per fare vivere alle aziende, alle startup, ai professionisti, scenari d’innovazione abilitati da Microsoft e da Intel.
Punti cardine del Technology Center sono quattro ambienti con finalità diverse: l
’Envisioning Center, la grande sala centrale teatro di conferenze e simulazioni, con un auditorium polifunzionale con 80 posti a sedere dotato di un Surface Hub; la
Briefing Suite, modulata per ospitare sessioni di business strategy, in cui è possibile offrire consulenza mirata ai diversi interlocutori aziendali;
l’Immersion Suite, ideate per offrire la possibilità di sperimentare concretamente ambienti tecnologici diversi e partecipare a sessioni pratiche su scenari differenti;
l’Interactive Center, un’area con postazioni interattive per le varie funzioni con le ultime soluzioni e demo di Isv e partner rilevanti per il mercato italiano, anche in virtù dell’adesione al programma globale MTC Zero, una serie di dimostrazioni di tecnologie selezionate a livello mondiale con Intel e altri partner di rilievo. Le prime demo disponibili saranno Power BI, PowerApps/Flow e Secure Productive Enterprise per far scoprire alle organizzazioni il valore dei dati e le loro potenzialità per il business.
Al quinto piano si trova
The Loft, un ambiente riservato ed esclusivo, elegante e funzionale, pensato per ospitare eventi di rilievo e importanti momenti di business.
Dal secondo al quinto piano si trovano invece le
aree riservate a dipendenti e collaboratori dell’azienda: le postazioni
open space, non nominali ma ispirate al principio della flessibilità, sono differenziate nella forma e nell’estetica in base alle diverse funzioni operative, e declinate in aree più collaborative e aree riservate. In questi tre piani Microsoft punterà a valorizzare l’approccio smart working
“per vivere gli spazi e gli uffici non come una destinazione obbligata ma un luogo di confronto, scambio di idee e innovazione”, spiega Paola Cavallero. Sono state identificate
sette diverse tipologie di postazioni lavoro, differenziate in base alle diverse esigenze: dalle scrivanie in
open space, agli
Atelier, spazi trasparenti disegnati per un lavoro individuale di breve durata, passando per i
Creative Garden, spazi pensati per le attività di collaborazione e brainstorming, realizzati all’interno di leggere strutture di legno naturali e funzionali, arredate con piante ed elementi di colore. Per le attività a maggiore concentrazione ci sono poi le
Smart Platform, all’interno di strutture di metallo isolate acusticamente e dotate di lavagne scorrevoli e le
Smart Flowers, più adatte ad un lavoro di tipo individuale.
Ci sono inoltre i
Garden Tables, elementi circolari strutturati per favorire sia il lavoro individuale che quello di team, grazie a un meccanismo per cui le piante decorative al centro del tavolo possono essere sollevate per garantire la privacy o abbassate per creare un piano di lavoro unico e collaborativo. Infine, le
Touch down Area, strutturate in tavoli alti e concepite per brevi momenti di lavoro, ad esempio nel passaggio tra una riunione e un’altra
.
Per finire, negli spazi angolari alle estremità dell’edificio che guardano verso Porta Volta, rispettivamente al secondo, terzo e quarto piano, si trovano i
tre Hub tematici: Sport, City e Nature. Ambienti accoglienti attrezzati con cucina, dove è possibile pranzare o fare un breve pausa caffè, ma anche svolgere attività e riunioni con i colleghi in spazi informali e stimolanti.
L’innovazione ha casa qui.