Dopo essersi mantenuta a lungo defilata,
HP ha ora deciso di affrontare da leader il mercato emergente della
stampa 3D. Il costruttore ha messo a punto una nuova tecnologia, che sarà resa disponibile per le aziende a giugno e che è stata presentata dal Ceo della società,
Meg Whitman.
Secondo la numero uno della società, gli attuali sistemi di stampa 3D sono troppo lenti e sono troppo lenti e la qualità dei materiali utilizzati non è ancora ottimale. Su questi due punti si è concentrata l’attenzione del vendor, che si appresta a presentare una nuova tecnologia, verosimilmente (ma non certamente) associata al rilascio di nuovi modelli.
La Whitman ha rivelato che il target primario sarà costituito primariamente dal
mercato delle imprese specializzate, dove già oggi esiste una domanda concreta per la
stampa di prototipi e di prodotti finiti. Il costruttore dovrebbe associare alla tecnologia una strategia dedicata a questi professionisti, ai quali altri soggetti si dovrebbero rivolgere per farsi realizzare i progetti e creare oggetti in serie.
Secondo alcune stime di HP le
vendite globali relative al mercato della stampa 3D (compresi software e servizi) dai
2,2 miliardi di dollari del 2012 sfonderà quota
11 miliardi nel 2021. L’amministratore delegato
Meg Whitman ha affermato che il mercato maggiore sarà quello delle imprese, che
grazie alla stampa 3D potranno realizzare componenti e prototipi in modi che prima non sarebbero mai stati possibili.
Ma HP dovrà certamente prestare attenzione alla concorrenza:
MakerBot, per esempio, sta cercando di proporre modelli accessibili ai consumatori tradizionali e ha da poco stretto un accordo con Dell per la
vendita di stampanti 3D e scanner alle pmi e ai professionisti.