"A un anno dal lancio,
Microsoft Azure è qui. La piattaforma Microsoft per il cloud computing e i servizi cloud è realtà. Le realizzazioni dei partner ne sono la conferma". A parlare è
Luca Venturelli, Direttore divisione Server Tools & Cloud di Microsoft.Nel corso di un anno con Windows Azure Microsoft ha mostrato le potenzialità del cloud computing, un paradigma di business, che fa della tecnologia il proprio elemento abilitante: "
Il Cloud Computing offre grandi opportunità: consente di acquistare server, storage, ... consumare applicativi personalizzabili, creare applicazioni ed eseguirle su Data Center. E
cambia l'esperienza di deployment dell'applicazione; permette di pensare ad applicazioni aziendali in modo diverso e di fare le cose a costi molto inferiori, molto più rapidamente e in modo flessibile, ma soprattutto consente di fare cose fino a ieri impensabili con un elevato livello di scalabilità e industrializzazione dei servizi". E Venturelli rinfresca i principali concetti alla base di Windows Azure e, in generale, della strategia Cloud Computing di Microsoft. Il Cloud Computing permea l'intera proposizione societaria dalla piattaforma di sviluppo fino agli strumenti di produttività individuale: ogni prodotto tradizionale on premise ha, e avrà, la corrispettiva versione cloud. E' un ‘must' aziendale: la Windows Azure Platform rientra in tale disegno.
E' una soluzione di
Platform as a service, una piattaforma applicativa per lo sviluppo di servizi cloud. Consta di
tre componenti:
Windows Azure, il sistema operativo, con storage, management e Content Delivery Network;
Sql Azure, la versione cloud del database relazionale Sql Server;
Windows Azure Fabric, il componente che consente di gestire gli accessi e la connettività di applicazioni in house e applicazioni posti nel cloud. "
Non c'è discontinuità tra ciò che un'azienda ha nel proprio data center e ciò che porta nel cloud. Le applicazioni sviluppate e che girano nel cloud vengono viste dall'azienda allo stesso modo delle applicazioni che sono in casa" – spiega Venturelli. Importante: per lo sviluppo di applicativi utilizza gli stessi strumenti di sviluppo finora utilizzati (il riferimento in casa Microsoft va a .Net) e, soprattutto è aperto a tutti framework open source: "Non chiediamo a clienti e partner di imparare strumenti nuovi e non li obblighiamo a usare solo .Net. Questo è un fatto molto importante, perché
il cloud sta creando una matrice di interoperabilità tra i vari standard. Sarà vincente chi offrirà la migliore composizione di standard e strumenti di sviluppo", dice Venturelli.
Il mercato dimostra un forte interesse verso Azure: a livello mondiale la piattaforma ha più di 10 mila utenti in Italia ne conta circa un centinaio. E' appeling per
i costi più bassi e variabili, la velocità di deployement e la capacità di reagire alle esigenze di business con rapidità. Azure abilita un modello in grado di portare velocemente nuove idee sul mercato, ridurre i costi e supportare la crescita del business, capire e migliorare le capacità di Business Continuity e Disaster Recovery.
I clienti che scelgono
Windows Azure possono acquistarlo secondo tre differenti modalità: a
listino: con una bassa barriera d'ingresso, il cliente paga per ciò che consuma;
committment – predicibilità nei pagamenti e sconto; a
licenze addizionali - prevede un ulteriore livello di sconto a fronte di acquisto di ulteriore capacità (è ad appannaggio delle grandi aziende).
La posizione del vendor è chiara;
ma come si sviluppa la relazione tra Indipendent Software Vendor (Isv) e Cloud?La spiega
Riccardo Sponza, Technical Evangelist Manager di Microsoft Italia. "Il cloud computing
è un fattore più che strategico per gli Isv che devono riuscire a rimanere competitivi e reattivi sul mercato, essere focalizzati, ridurre i costi di gestione, gestire sicurezza, privacy e business continuity, cogliere le opportunità di una globalizzazione delle soluzioni ...
E' una grande opportunità:
crea maggior customer intimacy – si conoscono meglio i comportamenti dei clienti e quindi di essi si ha un maggiore "controllo"; aumenta la responsabilità sul dato del cliente a cui occorrerà garantire la disponibilità; in termini di vendita consente di usare logiche pay per use; avvicina di più al business.
Il modello di
Platform as a service, rispetto agli altri in cui si declina il Cloud (Saas, Iaas,...) - quello di Windows Azure per intendersi - è quello più
appeling per per gli Isv, che sulla piattaforma Azure possono costruire il Software as a service da erogare ai loro clienti. Infatti, consente loro di sviluppare un'applicazione come si faceva nel passato e poi eseguirla su un'infrastruttura cloud (che per Microsoft significa nei propri data center distribuiti geograficamente), con una facilità e velocità di deployement. Agli Isv Microsoft eroga tutti quei servizi che consentono all'Isv di focalizzarsi sul proprio core business, che è quello di gestire dati e applicazioni.
Come paradigma innovativo però il
cloud implica necessariamente alcuni ripensamenti e cambiamenti al modello di distribuzione tradizionale: richiede l'erogazione di un supporto 24x7, ha cicli di rilascio del software più veloci, cambia il ruolo del canale di rivendita, modifica i modelli di delivery e licensing (non necessariamente per utente, per dimensione o installazione) e introduce modelli pricing differenziati.
Sono dinamiche di un mercato in trasformazione che vedono
evolvere l'ecosistema dei partner: i
var, elemento strategico dell'Isv sul territorio rimangono un canale efficace di rivendita della soluzione, per garantire supporto, training e integrazione on site. E
nuovi scenari si aprono: per esempio, la possibilità di costruire ‘building blocks' (l'applicazione di un Isv che viene utilizzata da un altro vendor)
favorisce l'effetto network, incrementando la possibilità di stringere partnership per fare business in modo congiunto. Ed emergono
nuovi ruoli, broker e aggregatori, mentre assume un'importante valenza il marketplace, che amplifica le opportunità di fare business. Per esempio su Azure è disponibile un marketplace con cui offrire dati.
Come si traduce il cloud in "soldoni"? Al modello tradizionale di licensing se ne aggiungono altri: da quello ‘
freemium', che prevede la fornitura gratuita della propria soluzione a un numero limitato di utenti o di tempo per poi passare all'upgrade a quello che si basa
su transazioni o subscription sul tempo. C'è poi
il modello a consumo di certe risorse (storage, backup, ...) o modelli ancora più creativi legati all'
advertising (basto su revenue).
E
per rivendere una soluzione basata su Azure vi sono due modalità: una più '
consumer oriented', secondo cui
il cliente acquista direttamente la soluzione da Isv senza intermediazione e l'Isv paga a Microsoft l'utilizzo delle risorse di Azure; l'altro,
più enterprise (da system integrator per intendersi), prevede che
il cliente finale acquisti direttamente da Microsoft le risorse Azure su cui l'Isv eroga la soluzione.
"In sintesi, enfatizza Sponza: il valore di business di Windows Azure per gli Isv risiede nella possibilità di abbracciare nuovi modelli di business, recuperare investimenti su skill gia in azienda, offrire un time to market immediato, nella flessibilita di deployment e gestione insita nel modello. E il fatto che il processo di vendita può fare leva su logica di marketplace; i partner di Microsoft possono certificare le proprie soluzioni e andare sul marketplace Pinpoint per promuoverle".
[tit:Partner nella nuvola]
Fabio Santini, dallo scorso novembre investito del nuovo ruolo di
Isv Devepoler Evangelist, Microsoft Corporation, racconta dei partner che hanno optato e adottato la piattaforma Windows Azure in Italia. "Non stiamo parlando di aria fritta.
Parliamo di partner che hanno realmente investito su Azure. Alla paittaforma si sono avvicinati partner storici ma anche nuove realtà innovative che operano in mercati verticali non tradizionali per l'IT. Ed è importante sottolineare che dal punto di vista di adozione i partner coinvolti non hanno sollevato dubbi tecnologici, le discussioni si sono sempre orientate alla trasformazione del modello di business nel cloud. E molto interessante appare anche la prospettiva di
fare lavorare insieme la filiera dei partner".
Di seguito alcuni nomi di partner "illuminati" che hanno intrapreso o sono in procinto di intraprendere il viaggio del cloud con Azure.
Bedin Shop Systems, partner storico specializzato nel mercato reatail ha realizzato la soluzione
aKite per gestire le catene di retail locali e globali e la quantità di informazioni trattano. Un filo diretto con i punti di vendita che passa per le nuvole. E' un'applicazione multitenancy (fa lavorare più clienti all'interno di una singola istanza).
EdisonWeb, dal 1995 partner Isv, Gold Certified Partner ha realizzato
Web Signage, una soluzione di marketing digitale e di prossimità. Interessante il fatto che Bedin Shop abbia integrato la Web Signage di EdisonWeb sulla propria soluzione.
Pop Up Informatica ha realizzato la soluzione
PopCommerce, in cui ha utilizzato Azure per costruire un portale di commercio elettronico per il franchising. Il primo cliente della piattaforma è Malossi Store che vende in tutto il mondo e ha siti localizzati nelle varie nazioni.
Vivido ha abbracciato il cloud nel 2005 su Amazon e ora è passato a Windows Azure con la soluzione r
oomshop per le catene alberghiere.
GX Itali
a, partner specializzato in applicazioni Web, ha sviluppato
GXorderWeb, una soluzione per la gestione ordini in the cloud. GX Italia, inoltre, con altre aziende ha costituito l'azienda Qui Project per un progetto specifico (Cives) al fine di gestire in maniera cloud tutte le risorse che hanno attinenza con la gestione della residenza e la domotica (controllo remoto dell'abitazione, gestione consumi, affitti, ...).
Code Architects, software house di Bari che sviluppa applicazioni enteprise, è la prima software house italiana che vanta tre soluzioni validate su Windows Azure a livello mondiale:
Facile per Inas/Cisl gestisce le pratiche dei cittadini assistiti dalle 2.000 sedi del patronato Inas; gestione ordini – in sostituzione del front-end Web di Sap (primo cliente è Casillo). Code Architecs collabora con
ABAsset Management, società dedicata alla fornitura di software per i Managed Print Services e per la gestione remota dei dispositivi di stampa, proprietaria della piattaforma MPS Monitor.
Santini e Associati, partner storico, è un system integrator sche opera su grandi clienti a cui offre soluzioni pacchettizzate. Il partner ha realizzato la soluzione
GhostWriter per generare grandi quantità di documenti strutturati complessi basato su regole. "E' un esempio di come Azure permette a system integrator di diventare un Isv in modo più semplice, pur non avendo storicamente nel proprio Dna tale modello".
DeltaPhi Sigla nota per una soluzione gestionale per le Pmi, ha realizzato tre estensioni del proprio Erp sfruttando il cloud: e-Ledger; e-Inventory ed e-Sales Force. E' questa una soluzione che non utilizza il linguaggio Azure.
Proge Software, da 25 anni partner di Microsoft, ha sviluppato la piattaforma
MobFinder, una soluzione che sfrutta una serie di informazioni – dati informatici, di geolocalizzazione e di altro tipo per fornire servizi innovativi.
Bemasoft, che opera in ambito Erp/Crm/gestione documentale per le Pmi, ha esteso la propria soluzione verso il cloud:
EmaNov.web è un portale che rende disponibili informazioni e documenti contenuti nel gestionale.
Thinking Technologies è un partner che ha sviluppato
ThikingLive, un software applicativo per l'e-business basato su Web dedicato alle scuole, al fine di creare un rapporto digitale tra scuola e mondo esterno.
Vecomp Software, partner storico specilizzato nell'ambito della virtualizzazione e nel Software Asset Management, ha sviluppato la soluzione di gestione documentale
Biblos Document Platform.
Il partner storico
Diamante: "E' il primo partner ad avere capito in anticipo cosa fosse il cloud, vincitore anche di un Award nel 2010, ha realizzato il prodotto
Gestambiente, per assolvere gli obblighi di legge delle aziende in materia di gestione dei rifiuti pericolosi. Un processo che traccia attraverso il cloud.Neomobile è una mobile media company che sta sviluppando Mobile gateway, un sistema di mobile payement in accordo con i principali carrie.
Prometeia è nota nell'ambito del software per risk management. Ad oggi la
Suite Ermas è compatibile con la Microsoft HPC Server 2008 R2 e Prometeia è partner ufficiale HPC di Microsoft Corporate. La società sta partecipando, unica società in Europa, al progetto TCAAP (Technical Computing Azure Accelerator Program) promosso da Microsoft con l'obiettivo di sfruttare le potenzialità della piattaforma Azure di Microsoft per un innovativo modulo di elaborazione, Spring.(Stochastic Prepayment RIsk eNGine).