E' una di quelle notizie che sono destinate a modificare il macromondo del "social".
Facebook, mettendo sul piatto 19 miliardi di dollari, qualcosa come circa 14 milardi di euro, si è comprata la più diffusa App al mondo, la notissima e usatissima
WhatsApp che consente a miliodi di utenti di "dialogare" con lo smartphone a costo zero.
WhatsApp,
azienda privata, fondata nel 2009 dall’ucraino Jan Koum e dall’americano Brian Acton, vanta un curriculum di tutto rispetto: 450 milioni di utenti al mese, un numero che cresce di un milione al giorno, viene utilizzato da circa il 70% di quelli che hanno scaricato l'App ma soprattutto ha un tasso di coinvolgimento superiore a quello degli “amici” di Facebook. Nel solo anno 2013 sono state invitate con WhatsApp, per ogni giorno, 200 milioni di messaggi vocali, 100 milioni di video messaggi e 600 milioni di foto.
Per quanto riguarda la transazione finanziaria una parte avverrà avverrà in contanti (4 miliardi di dollari), una parte in azioni (12 miliardi), oltre a 3 miliardi in azioni vincolate per i dipendenti e i fondatori di WhatsApp. E il co-fondatore nonchè amministratore delegato di WhatsApp, Jan Koum, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Facebook.
Il fatturato di WhatsApp non è conosciuto, ma considerato che non esiste un meccanismo pubblicitario a supporto del business il volume d’affari, comparato a quanto Facebook ha messo sul piatto per portare nella dimensione del social network la popolare app di messaggistica mobile multimediale, è probabile sia davvero infinitesimale.
WhatsApp è poi una piccola grande Internet company, piccola in numero di dipendenti, solo 55, e grande in popolarità. Giusto per rimanere in tema di cifre significa che quanto messo sul piatto da Mark Zuckerberg corrisponde a 345 milioni di dollari per employee e che il capitale umano rappresentato da ciascun utente WhatsApp sia di circa 42 dollari.
Si dice che l’acquisizione miri a dare la possibilità a Facebook di accedere a 450 milioni di persone che ogni mese utilizzano il servizio di messaggistica. Ma non esiste una sovrapposizione? Chi utilizza WhatsApp nella stragrande maggioranza è la stessa persona che utilizza Facebook. Il Ceo Zuckerberg afferma che il modello pubblicitario non è il migliore per monetizzare i sistemi di messaggistica. Quale sia il modello alternativo non viene però detto.
Secondo quanto dichiarato dal management di Facebook la neo acquisita WhatsApp rimarrà indipendente. Non potranno invece rimanere dissociati da Facebook tutti coloro che utilizzano WhatsApp. Per quanta sovrapposizione di utenti esista tra l’una e l’altra applicazione Facebook è nella posizione di poter controllare un’infinità di profili utenti avendo a disposizione informazioni esclusive che nessun’altra Internet Company può oggi vantare. Il valore sono i dati, i dati , i dati....