Il processo di transizione verso il software e il cloud, ma anche la volontà di ridurre i costi, ha spinto
Polycom alla decisione di ridurre del 6 percento l’organico totale, che oggi ammonta a circa 3.800 persone. Dal punto di vista finanziario, non è un periodo florido per
lo specialista di videoconferenza e unified communications, che ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 2 milioni di dollari e un fatturato in calo da 353 a 347,9 milioni di dollari. A soffrire è stato soprattutto il comparto
Uc Systems Group, che pesa per il 63% sul giro d’affari e ha subìto una flessione dell’8%, mentre l’area
Uc Personal Devices ha registrato una crescita del 33 percento
I numeri riflettono una fase di transizione, che sta portando Polycom verso un’offerta in grado di soddisfare la domanda di connettività per la videocomunicazione da qualsiasi tipo di dispositivo e luogo, con modalità di fruizione aperte al cloud.
Fra le prime risposte fornite dall’azienda,
Cloud Access è uno strumento che consente proprio di sfruttare la modalità on demand, ma
collega anche la telepresenza ai social media, integrando Skype, Google Talk e Facebook. Allo stesso tempo,
Real Presence Mobile propone un’evoluzione software della classica videoconferenza per l’utilizzo con dispositivi come tablet e smartphone, con la stessa interfaccia dei prodotti tradizionali. “
Alla luce di questi cambiamenti – spiega
Claudio Mignone, country manager di Polycom Italia –
anche il target da raggiungere si sta evolvendo. Se infatti il mondo enterprise resta il nostro mercato storico di riferimento, con Group Series stiamo indirizzando un’offerta più tagliata per le piccole e medie imprese, dove pensiamo che andrà a estendersi l’utilizzo della videocomunicazione”.
Anche il canale commerciale si sta adattando, con una tendenza all’arricchimento dei partner puramente distributivi, più adatti per affrontare il mercato delle Pmi, in affiancamento ai Var e ai system integrator: “
In prospettiva – aggiunge Mignone –
crescerà l’attenzione verso la fornitura di strumenti di videoconferenza verso i cloud provider”.