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I tempi moderni di Commvault, Huawei e Syneto

Le frontiere tecnologiche: presente e futuro

Nell’Era dell’Economia Digitale nuovi paradigmi tecnologici e di business stanno cambiando i modelli tradizionali. Ecco posizione e strategia di tre vendor dalla forte carica innovativa: Commvault, Huawei e Syneto, distribuiti in Italia dal VAD Icos

Autore: Barbara Torresani

Commvault: Data Management in chiave innovativa

‘Oltre il backup’ è il claim che caratterizza Commvault. Vincenzo Costantino, Emea South Technical Services Director, ne spiega il significato: “Si tratta di un software che va oltre il backup dei dati, proteggendo e al contempo indicizzando qualsiasi dato aziendale in un solo passaggio, il tutto attraverso una singola console di management. Commvault rende i dati di backup fruibili a chiunque in azienda, dal singolo utente operativo ai business manager o chi si occupa di compliance.”
apertura.jpgScenari quanto mai attuali, soprattutto quando si parla di ambienti cloud pubblici e ibridi: “Nessuno ha oggi la conoscenza precisa di quali dati siano presenti all’interno e all’esterno delle aziende. Saperlo è importante dal punto di vista di business, ma lo è altresì in termini di conformità. Fra meno di un anno entrerà in vigore il GDPR (normativa europea sulla protezione di dati) secondo cui ogni azienda deve tracciare di tutti i dati personali, deve poterli esportare ed eventualmente decidere se conservarli o cancellarli”, spiega Costantino. Commvault consente di fare tutto questo. Una soluzione che si integra con qualsiasi cloud esistente: “Commvault ha una matrice di compatibilità estesa; basti dire che oggi supporta più di 30 cloud pubblici. È un modo per affiancare i clienti nel loro percorso di adozione del cloud grazie ai connettori per tutti i provider pubblici esistenti, ma anche un sistema per assicurare una ‘exit strategy’ che li possa aiutare nell’eventuale cambio di provider o piuttosto nel riportare alcuni servizi on premise”. Commvault indirizza anche il concetto di Software Defined Storage: “In questo senso Commvault è attiva con una soluzione che permette di definire il data center in logica moderna con un approccio di tipo ‘scale out’, uscendo dall’ambito tradizionale e passando a un’infrastruttura storage completamente virtualizzata".


Huawei: Digital, Cloud e comunicazioni wireless

Le frontiere moderne a cui guarda Huawei puntano a soluzioni relative a servizi cloud, video, Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale e tutto ciò che ha a che fare con la trasformazione digitale. Se la fornitura di infrastrutture ‘fisiche’ per i data center è un modello di business già consolidato, nel 2017, Huawei intende focalizzarsi sui servizi cloud pubblici, continuando a investire nella realizzazione di una propria piattaforma, aperta e affidabile, di public cloud. Per quanto riguarda invece la comunicazione wireless, di cui l’azienda è leader, Huawei è pronta a guidare la nuova era con soluzioni di ultima generazione in grado di creare un sistema di comunicazione integrato e altamente performante. “Utilizzando il 4.5G, le nostre soluzioni garantiscono banda larga wireless per servizi dati, voce, IoT LPWA, servizi di posizionamento e molti altri ancora, applicabili ai casi d’uso più variegati, dal metering nel settore dell’energia, allo smart manufacturing, alla logistica automatizzata, alle SmartCity, solo per citarne alcuni”, illustra Stefano Andreotti, Senior Channel Sales Manager, Enterprise Business Group.E’ un’offerta quella di Huawei che comprende device, reti e cloud, facendo convergere in modo integrato i tre pilastri chiave della digitalizzazione con un minimo comune denominatore che è la sicurezza. L’ampiezza di portafoglio è sostenuta da una capacità di investimento molto elevata, basti dire che solo nel 2016 sono stati investiti da Huawei ben 11 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo,” chiosa Andreotti.


Syneto: Iperconvergenza a misura di PMI con Disaster Recovery integrato

Syneto nasce nel 2000 da un’idea italiana, sviluppatasi nel tempo fino a consolidarsi in un’apprezzata realtà internazionale. La sua storia la introduce Alessandro Freddi, Country Manager Italy: Syneto è un’azienda di origini italo-rumene: l’area di Brescia che l’ha vista nascere è una delle zone a più alta densità di Pil in Europa. Nella città rumena di Timisoara, che vanta il secondo Politecnico del continente, ha invece sede il nostro centro di sviluppo, accanto ai grandi player IT a livello mondiale. Dal 2009 Syneto ha puntato sullo storage Software Defined, per poi orientarsi via via verso il fenomeno in ascesa dell’iperconvergenza. Secondo Gartner entro il 2019 un quarto dei sistemi a livello mondiale sarà iperconvergente e noi cerchiamo di sfruttare questo trend. Essendo un vendor europeo ci siamo focalizzati su un target dimensionale PMI – meno di 250 dipendenti e un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro – ovvero circa il 99% del tessuto aziendale italiano”. Come spiega Freddi, Syneto propone una soluzione iperconvergente pronta all’uso – range di spesa dai 20 mila ai 40 mila euro – con la caratteristica esclusiva di avere Disaster Recovery integrato e restore istantaneo: “La garanzia della ripartenza in un tempo rapido e certo a fronte di qualsiasi danno è un concetto che piace molto: per esempio, per un’infrastruttura con 30 macchine virtuali l’appliance Syneto è in grado di tornare in produzione nel giro di 15-20 minuti facendo fronte non solo a danni computazionali ma anche fisici, come per esempio un incendio.” Syneto è inoltre in grado di ridurre un’infrastruttura tradizionale, costituita da server, storage e networking, a una singola appliance che garantisce un risparmio di costi del 30-40%. Syneto vanta clienti in ambito privato e nella PA, ma in particolare il valore di Syneto oggi si esalta nel manifatturiero, dove è forte il tema Industry 4.0: Industria 4.0 sta dando un ‘boost’ in molteplici rami del manifatturiero, dormiente per molti anni; per esempio nel segmento delle macchine utensili. Syneto è molto efficace con le proprie soluzioni negli ambiti dove si fa un’intensa attività di progettazione (CAD, CAM) che determina un incremento esponenziale dei volumi di dati; il fatto di avere una soluzione in grado di crescere in modo trasparente molto velocemente senza rischi è visto con molto favore”, sottolinea Freddi.


tavolarotonda1.jpgCommvault: Saas, Analytics e sicurezza

L’approccio adottato da Commvaut è naturalmente applicabile al concetto di Software-as-a-Service; il vendor ha un’integrazione specifica con Microsoft Office 365: “Aiutiamo i clienti che vogliono andare verso la soluzione SaaS di Microsoft migrando i dati, archiviandoli, facendone il backup e indicizzandoli in piena compliance con il GDPR. Ma questo vale anche per Gmail di Google e salesforce.com”, dice Costantino. Tra le ulteriori traiettorie seguite quella degli Analytics: “Non tutte le aziende hanno necessità di Business Intelligence evoluta e ultra performante, a volte basta semplicemente una soluzione ‘quick and dirty’ come la nostra per consentire di interrogare i dati. In questo senso Commvault ha introdotto una soluzione in grado di prendere i dati non strutturati presenti in azienda e creare una sorta di motore ‘light’ di analytics in grado di fornire rapidamente informazioni utili al business”. Commvault, inoltre, si sta focalizzando su alcuni segmenti verticali, a partire dall’healthcare per la gestione dei dati provenienti dai sistemi diagnostica medica. All’occorrenza Commvault può diventare un repository clinico che può essere interrogato direttamente da qualunque sistema PACS in modo federato e centralizzato. E poi c’è l’ambito della Sicurezza, oggi particolarmente sentito a causa dei recenti attacchi ransomware. "Commvault indirizza questo tema in modo molto semplice: l’amministratore del sistema imposta un flag all’interno della console e da quel momento ogni dato deve avere almeno due copie all’interno del repository di backup”, spiega Costantino.


Huawei: le città ‘Smart e Safe’, gli stadi online, la localizzazione

Un ambito particolarmente innovativo su cui Huawei si sta concentrando è quello delle Smart City o Safe City: solo nel 2016 ha realizzato 100 nuove soluzioni di questo tipo in 80 nazioni. In Italia tra le ultime applicazioni referenziabili c’è la Regione Sardegna con infrastruttura LTE, videosorveglianza, cloud e data center.L’obiettivo è di rendere sicure le città – grazie a infrastruttura LTE e wi-fi, soluzioni di videosorveglianza, data center per fare monitoring e face recognition, … - tutto ciò crea una mole di informazioni che incrementano in modo significativo il flusso dati verso i data center. In questo senso Huawei è anche in grado di fornire soluzioni storage flessibili e ad altissime prestazioni, basate su tecnologia SSD”, prosegue Andreotti. Da citare anche i progetti di successo relativi alla copertura wi-fi degli stadi, un contesto molto difficile visti i picchi di traffico durante gli eventi sportivi. Ma non solo: “In ambito wi-fi stiamo lanciando il servizio di localizzazione – per esempio applicabile nella GDO - per capire le preferenze dei clienti. Un’offerta articolata che ci permette di spaziare in molti ambiti”, dice Andreotti.


La flessibilità tecnologica di Syneto

Alessandro Freddi va più nel dettaglio di alcune funzionalità tecnologiche: “In termini di dischi abbiamo una nostra interpretazione del RAID originale. Di fatto è uno scambio di sinergie tra RAM, dischi allo stato solido e dischi a rotazione in un unico ambiente, che realizza una sorta di RAID ibrido”.
Syneto fornisce inoltre soluzioni ad hoc che consentono di ottimizzare le prestazioni dei database – per esempio le voluminose basi dati tipiche di Industry 4.0 – realizzando all’interno della stessa macchina aree di caching a più livelli basate sulla disponibilità standard di veloci unità SSD. Senza dimenticare infine l’aspetto sicurezza: “Syneto è in grado di fare circa 1.440 ‘snapshot’ sulla macchina principale al giorno, che vengono replicate sull’appliance di DR e occupano solo lo 0,1% in più di storage. Questo consente una granularità inarrivabile in termini di recovery”.


La forza della partnership: Commvault e Huawei

La collaborazione tra aziende è visto come elemento per amplificare e accrescere il valore di ciascuna in un disegno virtuoso volto a favorire ulteriormente i processi di trasformazione in atto. È in questo senso che va letta la recente estensione della partnership in essere tra Commvault e Huawei con la creazione di un nuovo laboratorio congiunto per lo sviluppo di soluzioni di data backup, recovery, archiviazione e cloud. Un laboratorio comune a Chengdu, in Cina, ed un executive briefing center. In particolare il lab si occuperà di incubare, testare e mostrare soluzioni innovative per la protezione dei dati e per abilitare al cloud offerte di data management-as-a-service.