Confcommercio su vendite al dettaglio: "Occorrono misure più incisive per ridare fiducia alle famiglie".
"Il dato di settembre delle vendite al dettaglio segnala, come già anticipato dall'ICC, il permanere di una situazione ancora difficile per i consumi. La stagnazione della spesa delle famiglie in termini reali, perdurante ormai da mesi, difficilmente può essere letta come il preludio di un'imminente ripresa. Infatti, nei primi nove mesi del 2014 il calo dei consumi, al netto della componente relativa ai prezzi, è prossimo all'1,5%",
Questo il commento dell'U
fficio Studi di Confcommercio ai dati
Istat secondo cui le
vendite al dettaglio di settembre hanno segnato un calo dello 0,1% congiunturale e dello 0,5% tendenziale.
Si tratta di dati negativi, che se non altro frenano la caduta registrata ad agosto, quando la contrazione era stata pari allo 0,2% su base congiunturale e del 3% su base annua.
Nella media del trimestre luglio-settembre 2014,
l'indice mostra una flessione dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con agosto 2014, le vendite segnano un aumento per i prodotti alimentari (+0,3%) e una diminuzione per quelli non alimentari (-0,3%). Rispetto a settembre 2013, l'indice del valore delle vendite di prodotti alimentari resta invariato, mentre quello dei prodotti non alimentari diminuisce dello 0,9%.
"In questa situazione occorrerebbero misure più incisive di quelle attuate fino ad oggi per ridare fiducia alle famiglie e stimolo ai consumi e tentare di avviare quella ripresa del sistema attesa ormai da tempo" conclude
Confcommercio.
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